La Norvegian Dawn
della compagnia di navigazione americana Norvegian Cruise Line è salpata da
Città del Capo per una crociera di tre settimane verso Barcellona il 20 marzo.
Ha raggiunto l'isola di São Tomè lo scorso mercoledì mattina 27 marzo. Alcuni
crocieristi sono scesi a terra per visitare l'isola. Si sono presentati in
ritardo per l'imbarco e la nave è partita senza di loro. A quanto pare è stato
fatto il possibile per arrivare entro il tempo previsto e i crocieristi hanno
potuto contare anche sull'aiuto della Guardia Costiera locale. Ma il comandante
della nave non li ha fatti salire, scegliendo di salpare senza di loro e
portandosi via anche le valigie rimaste a bordo. A restare a terra sull'isola
remota nell'Oceano Atlantico sono state in tutto otto persone. Due di loro hanno
raccontato l’incredibile e traumatica esperienza: “La capitaneria di porto ha
provato a chiamare la nave. Il capitano ha rifiutato la chiamata. Abbiamo
inviato email a NCL , al numero di emergenza del servizio clienti NCL. Il
capitano avrebbe potuto prendere la semplice decisione di rimandare indietro una
delle scialuppe prenderci e caricarci in sicurezza e poi proseguire per la
strada”. Eppure le cose sono andate in modo ben diverso. I passaporti, almeno
quelli, sono stati restituiti ai viaggiatori mediante le autorità portuali. A
bordo della nave però sono rimaste le valigie con farmaci, carte di credito e
altri effetti personali. Impossibile ricongiungersi con la nave in Gambia a
causa della bassa marea. I crocieristi hanno dovuto attraversare sei paesi per
incontrare la nave a Dakar in Senegal. ·È stata la peggiore esperienza della
nostra vita, essere abbandonati in quel modo in un paese straniero, non parlare
la lingua”, ha dichiarato una crocierista australiana.