La mobilità degli
italiani nel mondo è sempre più inquieta. C’è chi parte, chi resta e chi torna.
Aumentano “gli indecisi” e i “moderni clandestini”, ossia chi parte ma non
sposta la residenza all’estero. Al 1° gennaio 2023 i connazionali iscritti
all’Aire (l’anagrafe degli italiani residenti all’estero) sono 6.706.594,
l-11,4% dei 58,8 milioni di italiani residenti in Italia. Mentre l’Italia
continua inesorabilmente a perdere residenti (in un anno -132.405 persone, lo
-0,2%), “l’Italia fuori dall’Italia” continua a crescere, anche se meno
rispetto agli anni precedenti. Basti pensare che la presenza degli italiani
all’estero è cresciuta dal 2006 del +91%. Le italiane all’estero sono
raddoppiate (99,3%), i minori sono aumentati del +78,3% e gli over 65 anni del
+109,8%. I nati all’estero sono cresciuti, dal 2006, del +175%, le acquisizioni
di cittadinanza del +144%, le partenze per espatrio del +44,9%, i trasferimenti
da altra Aire del +70%. Ma sta avvenendo un fenomeno inverso: da gennaio a
dicembre 2022 si sono iscritti all’Aire per “espatrio” 82.014 italiani (-2,1%
rispetto all’anno precedente ovvero -1.767 iscrizioni). Se prima del Covid le
iscrizioni all’Aire in un anno arrivavano anche a 260 mila e più del 50% erano
per espatrio, gli espatri ora stanno diminuendo: dal 49,3% del 2021 su oltre
222 mila iscrizioni al 42,8% del 2022 su oltre 195 mila iscrizioni. Nell’ultimo
anno, per la prima volta, il motivo“.
L’Italia
all’estero è sempre più giovane. Al contrario di quanto avviene in Italia, la
comunità all’estero è sempre più giovane. Crescono le classi di età di giovani,
giovani adulti e adulti maturi: il 23,2% (oltre 1,3 milioni) ha tra i 35 e i 49
anni; il 21,7% (più di 1,2 milioni) ha tra i 18 e i 34 anni. La Sicilia è la
principale regione d’origine (oltre 815 mila). Seguono la Lombardia (quasi 611
mila), la Campania (548 mila), il Veneto (526 mila) e il Lazio (quasi 502
mila). Il 48,2% dei 6 milioni di italiani all’estero è donna.
L’attuale
presenza italiana all’estero è europea. L’Europa accoglie oltre 3,4 milioni di
connazionali (il 51,5% del totale). Il continente americano segue con oltre 2,9
milioni (43,4%). Le comunità italiane più numerose sono in Argentina (oltre 1.1
milioni di iscritti, il 16,6% del totale), in Germania (oltre 880 mila, il
13,1%), in Svizzera (oltre 651 mila, il 9,7%). Seguono Brasile, Francia, Regno
Unito e Stati Uniti d’America.
Meno espatri nel
2022. Da gennaio a dicembre 2022 si sono iscritti all’Aire per la sola
motivazione “espatrio” 82.014 italiani (-2,1% rispetto all’anno precedente
ovvero -1.767 iscrizioni). È una mobilità prevalentemente maschile (54,6%), non
coniugata (67,1%), giovane (il 44% ha tra i 18 e i 34 anni) o giovane adulta
(il 23%). Provengono da tutte le 107 province di Italia (soprattutto Milano,
Torino, Napoli e Roma) verso 177 destinazioni differenti. Il 75,3% di chi ha
lasciato l’Italia per espatrio nel 2022 è andato in Europa; il 17,1% nel
continente americano (il 10,5% in America Latina) e il 7,4% si è distribuito
nel resto del mondo. Il 16,4% delle iscrizioni per espatrio ha riguardato il
Regno Unito; il 13,8% la Germania; il 10,4% la Francia e il 9,1% la Svizzera.