Un cittadino
dominicano Esterlín Gabriel Martínez ha trascorso un anno e quattro mesi
recluso in carcere preventivo come misura cautelare dell’imputazione
dell’omicidio di sua moglie. Il pubblico ministero aveva impostato un’accusa
blindata con il supporto del Ministero della Donna.
L’uomo secondo il
magistrato inquirente aveva ucciso a botte il coniuge. Invece l’autopsia ha
rivelato che la donna aveva contratto il lupus, patologia che le ha provocato
la morte, dopo essersi contagiata da covid-19.
Il Pubblico
Ministero ha chiesto al tribunale 20 anni di reclusione contro l'uomo, che è
stato prosciolto dalle accuse. L'avvocato difensore ha fatto sapere che nei
prossimi giorni farà causa al Ministero della Donna per danni. Sostiene che il
caso del suo cliente dovrebbe creare un precedente nel Paese.
Un errore grave
quello dei magistrati che praticamente quando interviene il Ministero della
Donna non accennano nemmeno a dare uno sguardo all’incartamento della causa
penale. A questo poi si aggiunge l’assenteismo della parte civile alle udienze
che protrae indefinitamente il giorno della sentenza di assoluzione.
Paese che vai
usanze (trappole) che trovi…