È accaduto in un
edificio del rione Piantini tra sabato e domenica scorsa. Le vittime abitavano
in un appartamento del nono piano. Durante la cena si sono sentiti male i
coniugi e i due figli minori. Pensavano di essersi intossicati con gli alimenti
che stavano ingerendo. Si sono recati al Pronto Soccorso di un ospedale vicino e
dopo le cure superficiali ricevute le loro condizione di salute sono migliorate
e sono stati dimessi. Successivamente la famiglia ha subito una ricaduta ed è
rientrata in ospedale dove la bambina di due anni e la madre sono decedute poco
dopo. L’impiegata domestica, invece, è deceduta nel pomeriggio di domenica. L’uomo
e l’altra figlia risultano ancora ricoverati, ma sono fuori pericolo.
La causa della
morte di queste tre persone non è stata il cibo ma le sostanze tossiche
relative alla fumigazione dell’appartamento del piano sottostante.
Per uccidere i
tarli che danneggiavano gli oggetti in legno, la proprietaria dell’appartamento
situato nell’ottavo piano, vista l'assenza degli inquilini durante il weekend, aveva
disposto la fumigazione. A tal fine, l'impresa incaricata ha utilizzato una
sostanza non adatta e anzi vietata per gli appartamenti in quanto attraverso le
condutture si può diffondere nello stato gassoso agli appartamenti vicini.
Non è la prima
volta che capita, ognuno può disporre liberamente del proprio immobile, ma ci
sono cose come in questo caso che possono provocare danni alla salute dei
vicini.
Sulla vicenda è
intervenuto anche il Presidente della Repubblica Abinader che ha chiesto di applicare
tutto il peso della legge ai responsabili che, guarda caso, è trapelato che è
uno solo, un cittadino francese…