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martedì 23 gennaio 2024

Fumigazione incauta provoca la morte di tre persone

 



È accaduto in un edificio del rione Piantini tra sabato e domenica scorsa. Le vittime abitavano in un appartamento del nono piano. Durante la cena si sono sentiti male i coniugi e i due figli minori. Pensavano di essersi intossicati con gli alimenti che stavano ingerendo. Si sono recati al Pronto Soccorso di un ospedale vicino e dopo le cure superficiali ricevute le loro condizione di salute sono migliorate e sono stati dimessi. Successivamente la famiglia ha subito una ricaduta ed è rientrata in ospedale dove la bambina di due anni e la madre sono decedute poco dopo. L’impiegata domestica, invece, è deceduta nel pomeriggio di domenica. L’uomo e l’altra figlia risultano ancora ricoverati, ma sono fuori pericolo.

La causa della morte di queste tre persone non è stata il cibo ma le sostanze tossiche relative alla fumigazione dell’appartamento del piano sottostante.

Per uccidere i tarli che danneggiavano gli oggetti in legno, la proprietaria dell’appartamento situato nell’ottavo piano, vista l'assenza degli inquilini durante il weekend, aveva disposto la fumigazione. A tal fine, l'impresa incaricata ha utilizzato una sostanza non adatta e anzi vietata per gli appartamenti in quanto attraverso le condutture si può diffondere nello stato gassoso agli appartamenti vicini.

Non è la prima volta che capita, ognuno può disporre liberamente del proprio immobile, ma ci sono cose come in questo caso che possono provocare danni alla salute dei vicini.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Abinader che ha chiesto di applicare tutto il peso della legge ai responsabili che, guarda caso, è trapelato che è uno solo, un cittadino francese…