Questa situazione colpisce gli investitori, poiché molti truffatori cercano di ritardare le azioni legali in modo che il caso vada in prescrizione.
Le vittime di truffe immobiliari hanno due anni per sporgere denuncia contro i loro truffatori. Se non lo fanno entro tale termine, non potranno recuperare i propri investimenti.
Un'altra carenza
identificata come favorevole alle truffe immobiliari è la pratica del Pubblico
Ministero di riunire tutte le vittime nello stesso fascicolo.
Le attuali
deficienze normative impediscono che i truffatori ricevano condanne severe. Ad
esempio, Emmanuel Rivera Ledesma, il principale imputato dell'operazione Nido,
secondo la legge attuale, con una truffa il cui importo totale supera i 700
milioni di pesos, potrebbe rischiare una condanna a soli due anni per truffa e a
dieci anni per associazione a delinquere.
Tutto ciò incide
sulla fiducia nelle imprese di costruzione, il che scoraggia gli acquirenti e
rallenta le vendite nel settore.
Le truffe non
sono gli unici danni che subiscono gli investitori immobiliari, i quali risentono
anche delle cattive pratiche edilizie e degli aumenti dei prezzi dovuti
all'inflazione che in alcuni casi non sono contemplati nei contratti di
compravendita.
Secondo Eddy
Alcántara, direttore esecutivo dell'Istituto Nazionale per la Protezione dei
Diritti dei Consumatori, in due anni l'ente ha ricevuto circa 1.010 denunce per
vari motivi, tra cui cattive pratiche, promesse di vendita non mantenute,
materiali di bassa qualità e sopravvalutazione di indicizzazione dell’indice
dei prezzi al consumo nel valore della casa.