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sabato 13 gennaio 2024

Il falso Made in Italy noto anche come “Italian sounding” supera due volte l’originale

 



Il falso Made in Italy agroalimentare nel mondo vale 120 miliardi di euro e sottrae risorse e opportunità di lavoro all’Italia. Nel mondo ci sono ben 2 imitazioni per ogni prodotto originale Made in Italy.

Il cosiddetto “Italian sounding” riguarda tutti i continenti e colpisce in misura diversa i prodotti. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali, dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tutti i continenti. Ci sono anche le imitazioni di Provolone, Gorgonzola, Pecorino Romano, Asiago o Fontina. Tra i salumi sono clonati i più prestigiosi, dal Parma al San Daniele, ma anche la mortadella Bologna o il salame cacciatore e gli extravergine di oliva o le conserve come il pomodoro San Marzano che viene prodotto in California e venduto negli Stati Uniti.

Tra i falsi Made in Italy non mancano i vini, dal Chianti al Prosecco , che è la bevanda più imitata. Ne sono un esempio il Meersecco, il Kressecco, il Semisecco, il Consecco e il Perisecco tedeschi, il Whitesecco austriaco, il Prosecco russo e il Crisecco della Moldova mentre in Brasile nella zona del Rio Grande diversi produttori rivendicano il diritto di continuare a usare la denominazione prosecco nell’ambito dell’accordo tra Unione Europea e Paesi del Mercosur.

A far esplodere il falso è stata paradossalmente la “fame” di Italia all’estero con la proliferazione di imitazioni low cost.