Cerca nel blog

mercoledì 10 gennaio 2024

L’Ecuador è sull'orlo di una guerra civile

 



Il paese sudamericano è in guerra con il narcotraffico. Questo almeno è quanto il presidente 35enne Daniel Noboa ha dichiarato ieri. L’Ecuador è più piccolo dell’Italia con i suoi circa 250.000 kmq di superficie ed è popolato da circa 18 milioni di abitanti. Vi risiedono al 31/12/2022 26.600 cittadini italiani. La moneta in circolazione è il dollaro USA.

Alla dollarizzazione vi arrivano, secondo gli economisti esperti, i paesi con i governi più corrotti. E se questo è vero, non lo è di meno il fatto che alla corruzione non c`è mai fine. Ecco allora che il narcotraffico si è diffuso talmente nel paese da essere in grado di controllare diversi penitenziari e da rappresentare un avversario del governo nella gestione del potere.

A seguito della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del presidente Noboa, è scattatto il caos in tutto il paese, soprattutto a Guayaquil la città con il maggior numero di abitanti.

Una guerra… e sembrerebbe che per lo stato ecuadoriano non ci sarebbe nessun problema per vincerla: nel suo esercito ci sono 67.000 soldati. Invece, le 22 bande citate dal presidente hanno migliaia di integranti ognuna e sono armate fino ai denti, il che lo si deve ringraziare all’industria bellica statunitense che non nega le sue armi a nessuno che sia in grado di pagarle.

Niente da fare, il giovane colletto bianco 35enne, appartenente a una delle famiglie più ricche dell’Ecuador, nato a Miami, negli USA, plurilaureato negli Stati Uniti, quindi più “gringo” che “latino”, ha fatto il passo più grande della gamba. Ha voluto imitare Bukele, il presidente di El Salvador? Forse.

L’Ecuador comunque attualmente è paralizzato. L’ambasciata italiana di Quito ha lanciato un’avvertenza:

GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE SICUREZZA: RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI CONFLITTO ARMATO CON COPRIFUOCO DALLE 23:00 ALLE 5:00 PER 60 GIORNI DAL 01.08.2024. SI RACCOMANDA A TUTTI I CITTADINI ITALIANI PRESENTI IN ECUADOR DI ADOTTARE LA MASSIMA PRUDENZA E ATTENZIONE, LIMITANDO I DIVERSI SPOSTAMENTI PERSONALI SOLO IN SITUAZIONI DI REALE NECESSITÀ.

E ha reso disponibile un numero di telefono per le emergenze.

Anche il presidente del Comites locale e delegato nazionale per l’Ecuador del CTIM, Salvatore Foti, ha avvertito i connazionali di rimanere nello loro case fino a quando la situazione non si calmerà.