Il paese
sudamericano è in guerra con il narcotraffico. Questo almeno è quanto il presidente
35enne Daniel Noboa ha dichiarato ieri. L’Ecuador è più piccolo dell’Italia con
i suoi circa 250.000 kmq di superficie ed è popolato da circa 18 milioni di
abitanti. Vi risiedono al 31/12/2022 26.600 cittadini italiani. La moneta in
circolazione è il dollaro USA.
Alla
dollarizzazione vi arrivano, secondo gli economisti esperti, i paesi con i
governi più corrotti. E se questo è vero, non lo è di meno il fatto che alla
corruzione non c`è mai fine. Ecco allora che il narcotraffico si è diffuso
talmente nel paese da essere in grado di controllare diversi penitenziari e da
rappresentare un avversario del governo nella gestione del potere.
A seguito della
dichiarazione dello stato di emergenza da parte del presidente Noboa, è scattatto
il caos in tutto il paese, soprattutto a Guayaquil la città con il maggior
numero di abitanti.
Una guerra… e
sembrerebbe che per lo stato ecuadoriano non ci sarebbe nessun problema per
vincerla: nel suo esercito ci sono 67.000 soldati. Invece, le 22 bande citate
dal presidente hanno migliaia di integranti ognuna e sono armate fino ai denti,
il che lo si deve ringraziare all’industria bellica statunitense che non nega
le sue armi a nessuno che sia in grado di pagarle.
Niente da fare,
il giovane colletto bianco 35enne, appartenente a una delle famiglie più ricche
dell’Ecuador, nato a Miami, negli USA, plurilaureato negli Stati Uniti, quindi più
“gringo” che “latino”, ha fatto il passo più grande della gamba. Ha voluto
imitare Bukele, il presidente di El Salvador? Forse.
L’Ecuador
comunque attualmente è paralizzato. L’ambasciata italiana di Quito ha lanciato
un’avvertenza:
GRAVITÀ DELLA
SITUAZIONE SICUREZZA: RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI CONFLITTO ARMATO CON
COPRIFUOCO DALLE 23:00 ALLE 5:00 PER 60 GIORNI DAL 01.08.2024. SI RACCOMANDA A
TUTTI I CITTADINI ITALIANI PRESENTI IN ECUADOR DI ADOTTARE LA MASSIMA PRUDENZA
E ATTENZIONE, LIMITANDO I DIVERSI SPOSTAMENTI PERSONALI SOLO IN SITUAZIONI DI
REALE NECESSITÀ.
E ha reso
disponibile un numero di telefono per le emergenze.
Anche il presidente
del Comites locale e delegato nazionale per l’Ecuador del CTIM, Salvatore Foti,
ha avvertito i connazionali di rimanere nello loro case fino a quando la
situazione non si calmerà.