Il Pubblico
Ministero (MP) non sostiene alcuna spesa, tutto è a carico dell'imputato, ma
non riceve nemmeno contributi o apporti finanziari.
"Il
fornitore di servizi privato riceve direttamente la remunerazione
finanziaria", afferma la Procura Generale (PGR).
Uno dei vantaggi
inizialmente attribuiti ai braccialetti elettronici era la diminuzione del
numero dei detenuti in custodia cautelare nelle carceri, che lo scorso
dicembre, secondo la Direzione generale dei servizi penitenziari, ammontava al
58,2% del numero totale dei detenuti. 14.811, su un totale di 25.436. I
condannati sono 10.625.
Attualmente la
Divisione Nazionale Localizzatori Elettronici utilizza un contratto in cui
compaiono il rappresentante dell'azienda che fornisce il servizio e il
rappresentante del Pubblico Ministero.
Il contratto
prevede che la società si impegni a far indossare il braccialetto elettronico
alla persona monitorata per un costo non superiore a quindici dollari (US$
15,00) al giorno, per un totale di 450 US$ al mese.
Il prezzo mensile
comprensivo delle tasse (81 US$)sale a 531 US$. L'imputato deve versare al
momento della firma dell'accordo un deposito di 500 dollari, che verrà
restituito al termine della misura coercitiva. Il prezzo aumenta se si è fuori
città. La registrazione costa US$ 500 nell'area metropolitana e US$ 650 nelle
province.