Rischiatutto era un programma televisivo italiano
diretto da Mike Bongiorno tanti anni fa. Nei tropici invece è l’attività delle
mule o corrieri della droga. Con frequenza ne beccano qualcuno che si presta a
questo trasporto del “o la va o la spacca”.
C’è chi nasconde la droga nei bagagli e non supera i
controlli a causa dei cani e dei raggi x. C’è chi se la porta addosso con
scarse probabilità di successo e chi la inghiottisce in sacchetti di plastica e
che talvolta, se non ci sono scoppi sfortunati, la fa anche franca.
Ieri all’aeroporto di La Romana a una giovane 26enne
dominicana sono stati trovati nello stomaco 99 sacchetti contenenti presumibilmente cocaina per un totale di 1,67 kg.
Doveva imbarcarsi su un aereo diretto in Italia. Non
ci è riuscita. Un’altra puntata del Rischiatutto dei tropici finita male. Peccato!
Si fa per dire: non ha nemmeno provato il brivido di trascorrere in aereo circa
9 ore con quasi due chili di droga nello stomaco suddivisi in 99 sacchetti e
altrettanti motivi di disperazione. Un solo scoppio equivarrebbe a morte
sicura.
Non tanto tempo fa un aereo diretto a Milano ha dovuto
atterrare in Spagna perché a una “mula” era scoppiato un sacchetto nello
stomaco.
Anche italiani, spagnoli, olandesi ecc. si prestano
a questa roulette russa che spesso ha come conseguenza la reclusioni per
diversi anni nelle carceri locali o europee. In questi ultimi casi quando va
quasi bene, ma all’ultimo momento la fortuna volge le spalle.
È successo a un italiano che abitava qui da anni e
che risultava scomparso. Dopo un po’ di tempo mi hanno riferito che lo avevano
trovato nell’aeroporto di Fiumicino con della droga, non so se ingerita o nei
bagagli, fatto sta che ora è ospite delle patrie galere, sempre meglio comunque
di quelle dominicane.
Il Rischiatutto dei tropici non conviene proprio!