Una ragazza 17enne, Winifer De León, è deceduta dopo
un intervento cesareo nella Clínica Internacional (la clinica dei cubani) del
municipio Las Terrenas. La paziente è stata trasferita in un ospedale di San
Francisco de Macorís dove è arrivata senza vita a causa di un’emorragia interna
secondo le informazioni diffuse. Il bambino che portava in grembo è stato
salvato.
L’adolescente viene definita “un amore” dal nostro
connazionale Gino Panux che la conosceva e che è sconvolto insieme a tanti
altri per questa ennesima vicenda di malasanità accaduta a Las Terrena: Winifer
subisce un intervento cesareo in una clinica che si pregia del nome di
Internacional e successivamente viene trasportata in un altro ospedale a San
Francisco. Avrebbe avuto bisogno di una trasfusione, non le è stata fatta, e
muore esangue lungo il tragitto di 112 km che separano San Francisco da Las
Terrenas.
Una situazione inverosimile che si ripete. Abbiamo
avuto modo diverse volte di soffermarci su questa clinica che:
è solita presentare onorari da capogiro contro ogni
attesa;
trattiene “sequestrati” i pazienti in attesa del
pagamento;
rifiuta le cure di emergenza in mancanza di un’assicurazione
o del versamento anticipato delle spese.
Una ragazza italiana diciassettenne nell’agosto del
2018 è stata trattenuta “sequestrata” dopo qualche giorno di cure perché il
padre non era in grado di pagare il salatissimo e inatteso onorario di 11.000
dollari. È dovuta intervenire la polizia per liberarla. C’è poi il caso del
francese colpito a settembre del corrente anno da un fulmine in una spiaggia di
Las Terrenas, giunto nella clinica in questione e morto di infarto in corsia.
Risale a due anni fa lo scandalo dei medici che
esercitano nella clinica senza la necessaria abilitazione e addirittura senza
il titolo di laurea. A giugno di quest’anno il pubblico ministero della
provincia Samaná ha presentato davanti al tribunale di istruzione locale
formale accusa e richiesta di avviamento di un processo contro Luís Carlos
Aguilar Domínguez, Reynaldo Paulino Estévez, Luís Clorodomiro Corrales e Luís
Damar Martínez, quest’ultimo latitante, per la violazione degli articoli di
legge che regolamentano l’esercizio della professione medica nella Repubblica
Dominicana.
L’iniziativa è stata presa dall’avvocato Whenshy
Medina Sánchez che ha denunciato che un suo cliente ha fatto ingresso nella
menzionata clinica con un forte mal di denti e con il viso gonfiato ed è stato
preso in cura da medici non abilitati e non registrati nel ministero della
sanità. Una volta all’interno della clinica i sedicenti medici hanno ritenuto
opportuno il ricovero del paziente per sottoporlo a esami medici al fine di
determinare l’esistenza di un processo infettivo.
Il paziente è rimasto ricoverato per sei giorni e
durante tale periodo di tempo è stato sottoposto a un emogramma e a un test
glicemico. Il paziente non è migliorato e l’infezione è diventata più acuta per
cui è stato trasferito in un’altra clinica a San Francisco de Macorís dove gli
è stato rilevato un processo infettivo mandibolare in atto dovuto a carie da
cui si è originata un’infezione cronica che ha richiesto un intervento
chirurgico di urgenza.
L’avvocato Medina Sánchez ha richiesto carcere
preventivo di un anno per i menzionati medici. La clinica è ancora operativa
nonostante si sappia che coloro che ci lavorano non sono medici.
Per il resto non esiste a Las Terrenas una struttura
pubblica che possa servire di alternativa.
Di recente delle Organizzazioni civili e il Frente
por el Desarrollo di Las Terrenas hanno manifestato con l’accensione di candele
in tutta la cittadina per chiedere la conclusione dei lavori di costruzione
dell’ospedale pubblico che da diversi mesi si trova sospesa.