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sabato 5 gennaio 2019

La fortuna dei Rosario: 30.000 persone con questo cognome sono in attesa di un’eredità miliardaria



Rosario: un nome maschile in Italia e femminile nel mondo ispano parlante. Succede lo stesso con Andrea. Nella Repubblica Dominicana, Rosario è anche un cognome diffuso nella macroregione Cibao.
Sicuramente più di qualche connazionale è legato da vincolo matrimoniale con un o una Rosario e quindi il tema può interessare anche la nostra comunità.
Migliaia di persone con questo cognome ritengono di avere diritto a un’eredità giacente e liquida, sarebbe già disponibile nel Banreservas, di dieci miliardi di dollari. Sono stati convinti da avvocati che ovviamente ci stanno lucrando su questa storia perché succede spesso che la gente perda la testa davanti a fortune strepitose alle quali ritiene di poter accedere e non badino a “spese anticipate”.
Centinaia di persone con il cognome Rosario affollano il marciapiede di ingresso della Barrick Pueblo Viejo, convocati dai loro legali per reclamare il diritto a questa fantomatica eredità.
Si sostiene che un certo Rosario Diaz capostipite dei circa 30.000 presunti aventi diritto fosse proprietario dei terreni che attualmente sfrutta la società mineraria più importante del paese e che lo stato a suo tempo glieli abbia espropriati illegalmente.
Tutte cose che sono state smentite dalle autorità, ma la gente quando è accecata da una prospettiva anche fasulla di diventare miliardaria, magari partendo da una situazione di povertà, non ragiona più di tanto ed è propensa a farsi abbindolare e truffare.
Non si capisce perché comunque non si proceda nei confronti degli avvocati che portano avanti questa illusione collettiva. Se i reclamanti non hanno diritto a quanto pretendono e questo è fuori dubbio come sostengono al ministero energia e miniere si dovrebbero prendere delle misure contro gli illusionisti incantatori e truffatori. Oppure certe truffe sono consentite perché ci si può ridere su?
Intanto anche i Rosario che si trovano all’estero mandano soldi per sostenere l’iniziativa. In fondo chi non è disposto a dare qualche centinaio di dollari per riceverne in cambio milioni?