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martedì 1 gennaio 2019

La Fundación solidaridad italiana e il caso Paolo Agostinetto



Paolo Agostinetto 76enne nato a Treviso ma proveniente da Verona. Perito edile. È arrivato nella Repubblica Dominicana 11 anni fa. Voleva dedicarsi a un’attività di sicuro successo in un paese dove l’edilizia è da sempre all’avanguardia tra i settori in crescita. Si vede che non ha tenuto nel dovuto conto la sua età avanzata per intraprendere nuovi progetti di vita. Non aveva neanche il sostegno di una pensione in quanto non soddisfaceva i requisiti dei contributi versati per riceverla.
Ricapitolando, l’Agostinetto arriva nella Rep. Dom. si stabilisce a Bavaro per dedicarsi all’edilizia, ha 65 anni e non percepisce una pensione. Di primo acchito, il progetto di Agostinetto non lo si può non considerare temerario. Avviare un’esperienza lavorativa qui ad età avanzata con tutti problemi di salute tipici della vecchiaia che possono insorgere e senza un’assicurazione sanitaria non è una scelta prudente.
Si dice che abbia avuto delle elevate disponibilità finanziarie iniziali. Il solito patrimonio malamente investito o sperperato. Non si sa quando ha iniziato a lavorare e se lo ha mai fatto. Si presume di sì. Tant’è che in data15/07/2011 è stato pubblicato sui giornali il seguente annuncio di denominazione di impresa:
E/2011-15484 15/07/11 OMNITECH A.P. CONSTRUZIONEN, DIREZIONE, SUPERVISIONE, CONSULENZA, INSTALLAZIONE, AMMINISTRAZIONE, TRATTAMENTO, PAOLO AGOSTINETTO 318038 MANUTENZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE, VENDITA, AFFITTO, PROMOZIONE, DI TUTTO QUANTO IN RELAZIONE CON I PROGETTI IMMOBILIARI
Nel frattempo l’Agostinetto era riuscito ad avere la residenza nella Rep. Dominicana e a iscriversi all’AIRE, si è sposato con una cittadina haitiana e ha anche avuto un figlio che oggi ha sei anni e risulta trascritto come italiano.
Le cose non sono andate bene al connazionale. Non si sa come né quando, ma la sua attività è andata in fallimento. Già nel 2014 non è riuscito, probabilmente per motivi economici, a rinnovare il suo permesso di residenza e due anni dopo si è rivolto al Com.It.Es per chiedere un lavoro. Difficile trovare un lavoro quando si è malati e ultrasettantenni.
A novembre del 2018 lanciava sulle reti sociali il seguente appello:
“Buongiorno. Questa è una richiesta di Aiuto Urgente. Mi chiamo Paolo Agostinetto, ho 76 anni e da 11 risiedo a Bavaro in Repubblica Dominicana.
A seguito di vicende professionali avverse sto vivendo una situazione di estrema indigenza. Da mesi non ho più lavoro e non percepisco una pensione dall'Italia.
La mia salute è seriamente compromessa al punto che quasi non posso camminare e non ho i soldi per curarmi perché in RD la sanità è privata e quella pubblica è inesistente.
Non ho alternative e mi vedo costretto a fare appello alla solidale generosità delle persone che vogliano aiutarmi inviandomi un po' di denaro tramite Money Gram o Western Unión: Paolo Agostinetto, Bavaro, Repubblica Dominicana. Vi prego di comunicarmi con SMS il numero del trasferimento, l'importo e il nome del donatore al mio tel. +18499156102 WhatsApp o per mail a paolo@immagine.it
Ringrazierò personalmente chi vorrà aderire a questo appello”
La Fundación solidaridad italiana si è occupata del caso e ha eseguito tutti gli approfondimenti necessari. Lo stato di bisogno (e di indigenza) è stato accertato tenendo conto anche del luogo in cui il connazionale viveva con la famiglia. In assenza del diritto a una pensione e di un’assicurazione sanitaria, viste le sue condizioni di salute precarie, gli è stato proposto il rimpatrio previo contatto con una sorella abitante a Verona che si è resa disponibile a ospitarlo e che lo stava già aiutando.
In un primo momento l’Agostinetto ha manifestato di non gradire questa possibilità, ma ha dovuto accettare in assenza di altre opzioni. In Italia, una volta riacquistata la residenza, era iscritto all’AIRE, avrebbe ricevuto le cure a titolo gratuito dalle strutture sanitarie locali e gli sarebbe stata corrisposta la pensione sociale. Non poteva certo accettare senza titubanze di abbandonare alla loro sorte moglie e figlio! Ciò che difatti è successo.
Oltre a fargli passare un Natale dignitoso con un’apertura di credito nel negozio Punto Italia locale, la fondazione ha provveduto ad accompagnarlo in aeroporto da Bavaro a La Romana e a pagare la tassa prevista per i quattro anni di soggiorno nel paese dopo che la residenza gli era scaduta. Gli è stato consegnato anche un po’ di argent de poche per muoversi all’interno dell’aeroporto di Verona.
Un problema risolto, Un lavoro di squadra dove alcuni membri del team della Fondazione si sono distinti particolarmente e dove comunque tutti sono intervenuti.
Un grazie al team in generale e a ogni singolo in particolare e sinceri auguri di Buon Anno da parte della Comunità Italiana di Santo Domingo:
1. FLAVIO BELLINATO (presidente – lic. in “Diplomacia y Servicios Internacionales” e Segretario del Com.It.Es. - Comitato degli italiani residenti all’estero

2. LUCA PELLEGRINI (vicepresidente – Interprete Giudiziale e rappresentante del Patronato Encal-Impal Repubblica Dominicana)

3. DIANA SPEDICATO (tesoriere – consulente per le questioni legali)

4. ALDO BURZATTA (Interprete Giudiziale e presidente dell’Associazione Emilia Romagna RD)

5. ANTONIO BAGNARA (commerciante)

6. IVO BELLACINI (pensionato y presidente dell’Associazione Pensionati RD)

7. AGOSTINO CITTI (amministratore alberghiero)

8. PAOLO DUSSICH (imprenditore e presidente del Com.It.Es. - Comitato degli italiani residenti all’estero)

9. RICKY FILOSA (giornalista)

10. EUGENIO NERI (pensionato)

11. GIANCARLO SIGNORE (amministratore alberghiero)