In Italia bisogna essere sempre reperibili nel senso
che si deve sapere dove il cittadino ha il suo domicilio, il luogo dove risiede
per la maggior parte del tempo. Diversamente da quello che succede qui nella
Repubblica Dominicana in cui praticamente lo stato non sa mai con esattezza
dove una persona abita; non esiste alcun accertamento del domicilio e questo ha
delle conseguenze. Una persona sparisce facilmente, le latitanze sono
all'ordine del giorno e diventano un modo efficace per farla franca anche a
fronte di gravi reati.
Invece in Italia non è così e prendere la residenza
in un posto e mantenerla richiede controlli e non solo di veridicità della
dichiarazione, ma anche dell'idoneità all'uso abitativo dei locali sui quali si
intende dimorare. Ma non finisce lì. Esiste anche l'ipotesi, più frequente di
quello che si pensa, della cancellazione dall'anagrafe per irreperibilità. E le
conseguenze sono molto gravi.
La cancellazione per irreperibilità avviene:
a seguito delle risultanze delle operazioni del
censimento generale della popolazione;
ovvero, quando dopo ripetuti accertamenti,
opportunamente intervallati, la persona sia risultata irreperibile.
Chi è irreperibile? Colui che ha abbandonato la
propria dimora abituale per un periodo sufficientemente lungo senza dare
notizia di sé e di cui non risultano richieste di trasferimento in altro Comune
o all’estero.
Cancellare una persona dai registri anagrafici per
irreperibilità, significa adottare nei suoi confronti un provvedimento grave e
con conseguenze molto pesanti.
La cancellazione per irreperibilità comporta:
1. la perdita del diritto al voto;
2. l’impossibilità di ottenere le certificazioni
anagrafiche;
3. l’impossibilità di ottenere un documento di
riconoscimento;
4. la cancellazione dall’assistenza sanitaria.
Chiunque può segnalare l’abbandono della dimora
abituale delle persone iscritte nell’anagrafe della popolazione. La notizia
dell’abbandono, o del presunto abbandono, può pervenire all’Ufficiale
d’Anagrafe dal proprietario dell’abitazione, da un altro ufficio comunale
(tributi, messo, servizi sociali, ecc.), da altra pubblica amministrazione o da
un gestore di servizi pubblici (Poste italiane, Enel, ecc.), ed anche da un privato
cittadino.
L’Ufficio Anagrafe provvede a far eseguire ripetuti
accertamenti opportunamente intervallati, al termine dei quali la persona potrà
essere dichiarata irreperibile. Dalla data della segnalazione di abbandono
della dimora abituale all’Ufficio Anagrafe, all’effettiva cancellazione per
irreperibilità deve essere trascorso un anno.
Ecco alcune testimonianze di persone cancellate
dall'anagrafe:
«Così sono diventato un "nessuno" e non
posso neanche curarmi. Non ho più tessera sanitaria. Non risulto più da nessuna
parte. Sono disperato».
«Non esisto più. I documenti non sono più validi,
sono diventato un apolide. È bastato presentare una richiesta di passaporto in
questura. Dopo qualche giorno mi hanno chiamato e mi hanno detto che non
potevano farmi il passaporto: "Lei non esiste più". Ero stato
cancellato dall'anagrafe del mio comune. Da quel momento la carta d'identità
non è più valida, la patente nemmeno, e se firmo qualsiasi cosa, faccio un
falso perché non esisto».
Io sono stato testimone di un caso di cancellazione
dall'anagrafe del comune italiano di provenienza di un connazionale che viveva
qui in pianta stabile senza essere iscritto all'AIRE. Voleva trascrivere il suo
atto di matrimonio presso il suo comune per poter ottenere il visto di ingresso
in Italia per la moglie. In quel momento venne a sapere che era stato
cancellato dall'anagrafe per irreperibilità. Per fortuna il suo passaporto era
ancora valido e riuscì a tornare in Italia per mettere a posto le cose.
La cancellazione dall'anagrafe per chi risiede
all'estero ha degli effetti gravissimi.
Non si può fare a meno di iscriversi all'AIRE il che
tra l’altro per chi intende risiedere all’estero per più di un alto è obbligatorio
per legge. La sanzioni? L’ambasciata può procedere all’iscrizione d’ufficio. Il
rischio? La cancellazione dall’anagrafe con tutte le conseguenze suesposte.