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mercoledì 2 gennaio 2019

Sicari, tariffe e funerali con rum e spari in aria




Si è chiarito subito uno dei due recenti omicidi all’uscita di una discoteca che hanno sconvolto l’opinione pubblica lo scorso fine settimana. 
A quanto pare la delinquenza non è al passo con la tecnologia moderna. 
I sicari a bordo di un ciclomotore sono stati filmati dalle telecamere di sicurezza del locale notturno mentre entravano in discoteca, mentre uno di loro parlava con un una persona appartenente al gruppo di Abel Manzueta Yapor, l’autore intellettuale dell’omicidio, e mentre uscivano dalla discoteca e restavano in attesa. 
È stata filmata anche l’uscita del gruppo del Manzueta e l’avvicinamento di uno dei sicari alla sua autovettura. In quel momento l’assassino avrebbe ricevuto 10.000 degli 80.000 pesos pattuiti. 
Successivamente è stata filmata l’uscita delle vittime e dei loro accompagnanti. L’uomo ha ritirato dalla portineria la sua arma da fuoco. 
Una volta che il suo veicolo è partito i sicari si sono dati all’inseguimento a bordo del loro ciclomotore.
Tutte le targhe sono state registrate dalle telecamere anche quelle dei mandanti. 
Lavoro facile per la polizia che il giorno dopo ha arrestato quattro persone e rinvenuto l’arma del delitto e il ciclomotore. L’autore intellettuale dell’omicidio e un’altra persona coinvolta nei fatti si sono dati alla fuga e sono ricercati attivamente dalle forze dell’ordine.
Un omicidio a buon mercato perché facile da eseguire. Recentemente a San Pedro, un recluso nel carcere locale ha pagato 200.000 pesos per far uccidere un avvocato, ma si rendevano necessarie delle indagini da parte dei sicari che alla fine hanno ucciso la persona sbagliata. 
Anche in questo caso i “sicari” hanno commesso un errore: non immaginavano che i tre colpi di pistola esplosi dalla parte del conducente avrebbero ferito mortalmente anche la moglie di questo e l’hanno appreso il giorno dopo dai giornali.
Sta di fatto che se da un certo punto di vista tutto è stato chiarito persino il movente. Ci sarebbe stato infatti un battibecco fra il mandante dell’omicidio e la vittima qualche mese fa e tanto sarebbe bastato. 
Ma si resta perplessi nell’osservare lo svolgersi del funerale di Wolter Peña con riti strani di versamento di rum sulla bara e spari in aria nel momento dell’introduzione della stessa nel loculo. Certo, dice più di qualcuno, qui gatta ci cova!
Regolamento di conti? Narcotraffico? Delinquenza al più alto livello? Sono cose che fanno pensare…