Un bambino haitiano proveniente da Haiti è deceduto
nei giorni scorsi nell’ospedale Vinicio Calventi di difterite.
Tanto è bastato perché venisse lanciato l’allarme a
livello nazionale da parte delle autorità sanitarie e quindi subito dopo dalle prime
pagine dei giornali. Vista la natura mortale della malattia in caso di mancato
trattamento si è diffuso il panico tra la popolazione e il ricorso ai centri di
vaccinazione è stato massiccio con esaurimento dopo poche ore delle dosi a
disposizione. Le autorità sanitarie garantiscono che queste sono sufficienti
per soddisfare una vasta domanda di vaccinazione: 250.000 dosi per minori di un
anno; 1.600.000 che comprende la difterite e il tetano e che si applica ai
maggiori di 7 anni e circa mezzo milione di dosi difterite pertosse e tetano
per la popolazione da 1 a 7 anni. Anche le dosi per adulti a disposizione del
Programma Ampliato di Immunizzazione si ritengono sufficienti.
I giornali parlano oggi dell’esistenza di due casi
sospetti della malattia nell’ospedale Vinicio Calventi. Si tratta di una madre
ventenne e di suo figlio di 4 anni, dominicani, che sono stati ricoverati in
quanto hanno presentato sintomi di difterite. Entrambi i pazienti si trovano
stabili e a seguito dell’allarme emessa al riguardo sono trattati con il
protocollo di attenzione stabilito nella gestione di questa malattia, che
include l’uso di antibiotici mentre si attendono i risultati di laboratorio che
confermino o meno la difterite.
Entrambi i pazienti sono arrivati lunedì scorso con
febbre e placche in gola tra le altre caratteristiche che inducono a sospettare
la presenza della difterite. Vivono nel settore Los Alcarrizos, ma non nello
stesso settore dove era stato alloggiato il bambino haitiano deceduto.
Informazioni
generali
La difterite è una malattia infettiva acuta
provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae. Una volta entrato nel
nostro organismo, questo agente infettivo rilascia una tossina che può
danneggiare, o addirittura distruggere, organi e tessuti. Gli organi coinvolti
variano a seconda del tipo di batterio: il più diffuso colpisce la gola, il
naso e talvolta le tonsille, mentre un altro tipo, presente soprattutto nelle
zone tropicali, provoca ulcere della pelle. Più raramente, l’infezione
coinvolge la vagina o la congiuntiva.
Per quanto possa colpire a qualsiasi età, la
difterite riguarda essenzialmente i bambini non vaccinati.
Modalità
di trasmissione
La difterite si trasmette per contatto diretto con
una persona infetta o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni
delle lesioni di un paziente. In passato, anche il latte non pastorizzato ha
rappresentato un veicolo di infezione.
Segni
e sintomi
Il periodo di incubazione dura da due a cinque
giorni. Quando l’infezione riguarda l’apparato orofaringeo, i primi sintomi
sono mal di gola, perdita dell’appetito e febbre leggera. Entro due o tre
giorni, sulla superficie delle tonsille e della gola si forma una
caratteristica membrana grigiastra, dai margini infiammati. Talvolta queste
lesioni possono sanguinare e assumere un colore verdastro o nero. Altri sintomi
associati all’infezione possono essere gonfiore del collo e ostruzione delle
vie respiratorie.
Generalmente la malattia ha un decorso benigno, ma
in alcuni casi possono insorgere complicanze gravi a livello cardiaco: aritmie,
con rischio di arresto cardiaco, miocardite, insufficienza cardiaca
progressiva.