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mercoledì 28 marzo 2018

Allarme difterite: massiccio ricorso alla vaccinazione da parte della popolazione



Un bambino haitiano proveniente da Haiti è deceduto nei giorni scorsi nell’ospedale Vinicio Calventi di difterite.
Tanto è bastato perché venisse lanciato l’allarme a livello nazionale da parte delle autorità sanitarie e quindi subito dopo dalle prime pagine dei giornali. Vista la natura mortale della malattia in caso di mancato trattamento si è diffuso il panico tra la popolazione e il ricorso ai centri di vaccinazione è stato massiccio con esaurimento dopo poche ore delle dosi a disposizione. Le autorità sanitarie garantiscono che queste sono sufficienti per soddisfare una vasta domanda di vaccinazione: 250.000 dosi per minori di un anno; 1.600.000 che comprende la difterite e il tetano e che si applica ai maggiori di 7 anni e circa mezzo milione di dosi difterite pertosse e tetano per la popolazione da 1 a 7 anni. Anche le dosi per adulti a disposizione del Programma Ampliato di Immunizzazione si ritengono sufficienti.
I giornali parlano oggi dell’esistenza di due casi sospetti della malattia nell’ospedale Vinicio Calventi. Si tratta di una madre ventenne e di suo figlio di 4 anni, dominicani, che sono stati ricoverati in quanto hanno presentato sintomi di difterite. Entrambi i pazienti si trovano stabili e a seguito dell’allarme emessa al riguardo sono trattati con il protocollo di attenzione stabilito nella gestione di questa malattia, che include l’uso di antibiotici mentre si attendono i risultati di laboratorio che confermino o meno la difterite.
Entrambi i pazienti sono arrivati lunedì scorso con febbre e placche in gola tra le altre caratteristiche che inducono a sospettare la presenza della difterite. Vivono nel settore Los Alcarrizos, ma non nello stesso settore dove era stato alloggiato il bambino haitiano deceduto.

Informazioni generali
La difterite è una malattia infettiva acuta provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae. Una volta entrato nel nostro organismo, questo agente infettivo rilascia una tossina che può danneggiare, o addirittura distruggere, organi e tessuti. Gli organi coinvolti variano a seconda del tipo di batterio: il più diffuso colpisce la gola, il naso e talvolta le tonsille, mentre un altro tipo, presente soprattutto nelle zone tropicali, provoca ulcere della pelle. Più raramente, l’infezione coinvolge la vagina o la congiuntiva.
Per quanto possa colpire a qualsiasi età, la difterite riguarda essenzialmente i bambini non vaccinati.
Modalità di trasmissione
La difterite si trasmette per contatto diretto con una persona infetta o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni delle lesioni di un paziente. In passato, anche il latte non pastorizzato ha rappresentato un veicolo di infezione.
Segni e sintomi
Il periodo di incubazione dura da due a cinque giorni. Quando l’infezione riguarda l’apparato orofaringeo, i primi sintomi sono mal di gola, perdita dell’appetito e febbre leggera. Entro due o tre giorni, sulla superficie delle tonsille e della gola si forma una caratteristica membrana grigiastra, dai margini infiammati. Talvolta queste lesioni possono sanguinare e assumere un colore verdastro o nero. Altri sintomi associati all’infezione possono essere gonfiore del collo e ostruzione delle vie respiratorie.
Generalmente la malattia ha un decorso benigno, ma in alcuni casi possono insorgere complicanze gravi a livello cardiaco: aritmie, con rischio di arresto cardiaco, miocardite, insufficienza cardiaca progressiva.