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mercoledì 21 marzo 2018

La Repubblica Dominicana è sesta al mondo per visti di turismo rilasciati dagli Stati Uniti. Una posizione d’avanguardia che non le viene riconosciuta dall’Unione Europea



La Repubblica Dominicana è il sesto paese del mondo nel ranking dei visti non immigranti erogati dagli Stati Uniti.
Nel 2017 la Repubblica Dominicana si è collocata al sesto posto tra i 12 paesi a livello mondiale che hanno superato i 100.000 visti turistici per recarsi negli Stati Uniti. Relativamente all’America Latina occupa la quarta posizione. Un sesto e un quarto posto che diventano un primo posto assoluto se le cifre vengono rapportate al numero di abitanti.
I consolati degli Stati Uniti hanno concesso lo scorso anno un totale di 9.681.913 visti di non immigranti, di cui l’80% corrisponde alla categoria turistica secondo le informazioni del Dipartimento di Stato. I dominicani hanno ricevuto 205.460 visti di non immigranti dei quali 194.557 a scopo esclusivamente turistico.
Nel ranking mondiale dei visti turistici concessi dagli Stati Uniti al primo posto si trova la Cina con 1.452.834 segue l’India con 599.883, il Brasile con 520.589, l’Argentina con 353.555, la Colombia con 333.433 e la Repubblica Dominicana con 194.557 davanti all’Ecuador che è al settimo posto con 168.103. Seguono la Russia che occupa l’ottavo posto con 164.944, Israele 163.495, la Nigeria 155.940, le Filippine 115.712 e il Vietnam 100.423.
Per il secondo anno consecutivo il numero di visti turistici erogati alla Repubblica Dominicana ha superato la cifra di 100.000.
Nel 2016 le autorità statunitensi avevano concesso ai dominicani 146.901 visti di non immigranti e nel 2017 circa 205.460. Un incremento sensibile di circa il 30% in piena era Trump. L’incremento del 2016 rispetto al 2015 era stato di circa il 60%.
La Repubblica Dominicana è inoltre al secondo posto in assoluto con 48.318 visti per l’immigrazione dietro al Messico che ne ha ottenuti 84.143. Segue a distanza El Salvador con 15.621.
Sono dati che confermano indirettamente gli ottimi risultati riscontrati dalla Repubblica Dominicana a livello economico negli ultimi anni (crescita del PIL e aumento dell’occupazione). La concessione numerosa di visti sta a significare che si riconosce ai beneficiari il mancato interesse a rimanere nel territorio americano come immigrati clandestini.

La cifra di quasi 50.000 visti di residenza inoltre è una dimostrazione che negli Stati Uniti la comunità dominicana prospera, lavora e paga le tasse e può quindi fare richiesta di ricongiungimenti familiari.
Anche il numero di dominicani deportati dagli Stati Uniti ogni anno dopo aver scontato una pena è irrisorio in confronto con gli altri paesi della regione.
Ne viene fuori complessivamente un ritratto positivo del dominicano di cui le autorità statunitensi hanno tenuto conto.
Invece lo stesso non accade con lo spazio Schengen. Nonostante il primato della Repubblica Dominicana nella crescita annuale del PIL a livello latinoamericano, e nonostante tutti gli altri parametri economici positivi che la collocano ai vertici della regione, i cittadini dominicani devono munirsi di visto per entrare nello spazio Schengen, diventando da questo punto di vista il fanalino di coda della regione dietro a paesi come il Paraguay, la Bolivia ecc. che non possono vantare indici economici altrettanto positivi.