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sabato 31 marzo 2018

L’uovo di Colombo e i respingimenti



Fatta la legge trovato l’inganno! Si fa per dire perché la legge 285 04 i respingimenti per l’eccedenza dei tempi del soggiorno non li prevede. Si potrebbe comunque arrivare a una giustificazione di questa sanzione. Il problema è che le conseguenze di un respingimento sono gravi e quindi dovrebbero essere rese adeguatamente note ai turisti.
Basterebbe che lo dicessero, ma non lo dicono… Da nessuna parte si deduce una gravità tale del soggiorno in eccesso da non consentire l’ingresso del turista, da umiliarlo con l’imbarco sullo stesso aereo di arrivo con le conseguenti perdite di tempo, di immagine e di denaro, costringendolo se vuole rimettere piede in RD a chiedere un visto di residenza nel paese di provenienza presso il consolato dominicano.
C’è qualcuno però che non solo contesta la veridicità di questa procedura, affermando di essere entrato per ben nove volte dopo soggiorni di gran lunga eccedenti quelli della carta turistica, ma di essersene andato via dal paese addirittura senza pagare MAI la relativa tassa o ammenda.
Praticamente un nostro connazionale dichiara di essersi presentato in aeroporto per ben otto volte senza i soldi per il pagamento della tassa o ammenda relativa al superamento dei tempi di soggiorno.
Sicuramente è poco probabile che a qualcuno venga in mente di imitarlo. In fondo costa molto di più il viaggio in aereo che in ogni caso la tassa, anche quando questa riguarda periodi di oltre 10 anni. Quindi di per sé si intravede già qualcosa di strano e di poco probabile in queste affermazioni. Una persona adulta con tutte le sue rotelle a posto, sensata non affronterebbe mai il rischio di perdere l’aereo per futili motivi con tutte le conseguenze del caso.
O si vuole far pensare che questa è una repubblica di buonisti che lasciano perdere se il gringo è senza soldi e magari gli srotolano il tappeto rosso per indirizzarlo più comodamente in aereo, ridendo e scherzando. In fondo un gringo squattrinato è sempre motivo di ilarità. Si vorrebbe dare a intendere… Peccato che non sia così! Non siamo in una repubblica delle banane checché si voglia dare a intendere e le opzioni sono solo due per il turista in partenza: o paga la tassa o perde l’aereo.
Inoltre secondo questo nostro connazionale un respingimento per eccesso dei tempi di soggiorno non potrebbe mai aver luogo, se non ci fossero altri motivi.
Evidentemente il suo atteggiamento temerario, chiamiamolo così, e poco incline a tener conto dei rischi lo porta a invitare tutti a fare altrettanto.


Dovremmo quindi recarci in aeroporto tranquillamente con il biglietto, senza i soldi della tassa tanto si passa comunque. Al ritorno poi non si dovrebbe nemmeno pensare all'eventualità di un respingimento.
Ma c’è sempre un uovo di Colombo che prospetta delle soluzioni a problemi che sembrano altrimenti irrisolvibili.
Non è che ti presenti in aeroporto senza i soldi per la tassa. Provi invece a far chiudere un occhio al funzionario con una mazzetta. Questo sembrerebbe essere il suggerimento. Anche qui chi se la sentirebbe di farlo? Ti capita un funzionario integerrimo e vai a finire nei guai. O si continua a insistere sull'immagine di una repubblica delle banane? Attenzione, che questo è un paese con tanti difetti, ma "accà nisciun" è fesso.
Ecco se il funzionario sorvolasse sulla riscossione della tassa e sulla relativa registrazione agli atti, di questa violazione non resterebbero tracce. 
Se ci si presenterà in futuro al reingresso in aeroporto con lo stesso passaporto i timbri potrebbero essere ricontrollati. Ma probabilmente ci vuole qualcosa di ufficiale per giustificare un provvedimento di respingimento. Lo possiamo solo arguire...
Certo sono ipotesi assurde di affermazioni che non sembrano veritiere e che si basano su luoghi comuni anacronistici non più tanto calzanti con l’attuale realtà dominicana.