Il direttore del Programma Ampliato di
Immunizzazione Zacarías Garib ha invitato la popolazione a mantenere la calma
in quanto non sarebbe necessaria una vaccinazione urgente perché il paese non
si trova in una grave situazione epidemiologica e la difterite non è una
malattia che si contagia a distanza.
Comunque la diffusione della notizia ha allarmato la
popolazione e la reazione è stata immediata con centinaia di migliaia di persone
che si sono riversate nei centri di vaccinazione. Le dosi scarseggiano e i
centri si apprestano a chiudere alle 4:00 del pomeriggio di oggi per le
festività pasquali. Un bel pasticcio!
A fronte di tutto questo c’è un bambino deceduto e
quattro persone tra cui una donna 24enne haitiana ricoverata ieri con probabili
sintomi della malattia. Troppo poco per una reazione a livello nazionale di
queste dimensioni.
Si attendono i risultati delle analisi di
laboratorio che richiedono del tempo. Ciononostante sono state sottoposte a
trattamento e vaccinazione le persone che hanno avuto contatti con i presunti
malati.
Si intende per contatto l’aver dormito nella stessa
casa durante le ultime cinque notti prima dell’inizio dei sintomi. Sono
coinvolte anche le persone che si sono trovate a meno di un metro di distanza dal
malato per oltre un’ora durante i cinque giorni precedenti l’inizio del
manifestarsi dei sintomi.
La malattia è diffusa in Haiti e in Venezuela ed è
caratterizzata da stato febbrile, malessere generale e la formazione di una
membrana che blocca le vie respiratorie.
Nel Distretto Nazionale sarà possibile la
vaccinazione nelle maternità La Altagracia e San Lorenzo de los Mina, nell’ospedale
pediatrico Santo Socorro e nei centri di attenzione primaria (UNAP).