Incominciano a essere pubblicati i primi dati di
interesse per noi della Circoscrizione Estero in generale e della ripartizione
Centro e Nord America in particolare. Apprendiamo che gli elettori della Repubblica
Dominicana erano 4562, una cifra per la verità inattesa. Si parlava di oltre
5000 e si osservava che il numero era inferiore a quello del referendum. Si è
addirittura ventilata l’ipotesi che gli elettori potessero arrivare alla cifra
di 7 mila. Evidentemente eravamo fuori strada.
Di fatto nella classifica delle principali sedi
diplomatica della regione, siamo passati decisamente e con distacco con 4562
elettori, dal quarto al quinto posto come numero di elettori dietro a Panama
che ne ha 5687.
Paese
|
Numero
elettori
|
USA
|
213.246
|
Canada
|
114.328
|
Messico
|
12.737
|
Panama
|
5.685
|
R.
Dominicana
|
4.562
|
Costa
Rica
|
4.074
|
Guatemala
|
3.547
|
Honduras
|
857
|
Nicaragua
|
865
|
Haiti
|
110
|
Presto verrà pubblicato l’Annuario Statistico della
Farnesina e potremo capirci di più.
Degno di rilievo è il fatto che se quello menzionato
era il numero degli aventi diritto al voto, a esercitarlo, per quel che si sa,
sono stati 2200.
E si tratterebbe di un record assoluto rispetto alle
passate elezioni, con una percentuale di affluenza alle urne del 48%. Ben al di
sopra quindi di quella resa nota di recente del 28,20% per tutta la
circoscrizione estero con una punta massima del 30% in Sudamerica.
Non c’è comunque tanto da stare allegri perché dei
2200 voti della Repubblica Dominicana, 500 sono stati dichiarati nulli.
Ecco cosa ci dice al riguardo Ricky Filosa direttore
del giornale ItaliaChiamaItalia direttamente da Castelnuovo di Porto dove sta
partecipando allo scrutinio dei voti della Circoscrizione Estero: “Gente che
vota con il pennarello, che mette il tagliando elettorale dentro la busta con
le schede o che non ce lo mette proprio, che lascia le schede e le buste aperte.
Questo voto all’estero non va proprio. Uno investe e si impegna e poi i voti
spariscono nello scrutinio. Mi cadono le braccia”.
Certo che a Castelnuovo di Porto dove si stanno
scrutinando i voti degli italiani all’estero le cose non vanno al meglio. Si
sono registrati dei ritardi per la mancanza di scrutatori o per la sostituzione
dei presidenti di seggio e ci sono state delle denunce nei confronti di presidenti
di seggio.
Per quel che riguarda l’andamento generale del voto
si profila uno scenario già visto, con il PD e la coalizione di Centrodestra
che si contendono le due prime posizioni dappertutto tranne che nel Sudamerica.
Nella nostra ripartizione è nettamente avanti la
coalizione di Centrodestra. In Europa invece il PD fa il vuoto dietro di sé. In
Sudamerica, MAIE e USEI sbaragliano la concorrenza con rispettivamente il 32% e
il 23% circa rispettivamente.
Poche speranze nella nostra ripartizione per il MAIE
e per il M5S di portare a Roma un parlamentare. Le percentuali di voto si
attestano attualmente al 7 e al 18% rispettivamente.