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giovedì 8 marzo 2018

Multe salatissime in vista per chi affitta appartamenti o abitazioni a stranieri non in regola con il permesso di residenza



A suon di sanzioni pecuniarie con gli ormai a tutti noti multipli di salari minimi si combatterà l’immigrazione illegale. La responsabilità ultima ricadrà sui proprietari degli immobili dati in affitto. Proprietari e datori di lavoro devono sempre stare all’occhio, per loro corrono brutti tempi un po’ dappertutto.
Secondo il progetto di legge del portavoce del PRD Radhamés González, il compito del controllo migratorio non spetterebbe solo alle autorità preposte, ai militari ai varchi di frontiera, alla polizia ecc. ma anche ai locatori di immobili.
Non potranno essere dati in locazione edifici, appartamenti, abitazioni, uffici, locali commerciali, capannoni industriali e altri spazi fisici agli stranieri non in regola. Come sappiamo ci vuole poco per raggiungere questa irregolarità. Basta superare i 30 giorni come turisti o non rinnovare puntualmente il proprio permesso di residenza. Del resto una volta scaduta la residenza e fino al momento del rinnovo della stessa, si diventa immigrati illegali a tutti gli effetti.

Le multe sono salatissime. Come al solito, non c’è pietà per nessuno! E poi tra l’altro quello relativo alle multe è l’unico aspetto sul quale il promotore della legge si sofferma con dovizia di particolari: almeno 5 salari minimi del settore pubblico (circa €500) e come massimo 20 salari minimi (circa €2.000). Si prevede inoltre il sequestro e la clausura dell’immobile da parte dello stato per un periodo da 6 a 12 mesi. In caso di recidiva, il proprietario viene punito con l’applicazione di sanzioni doppie rispetto a quelle menzionate precedentemente.
Inoltre “dulcis in fundo” se lo straniero si rende colpevole di reati, il locatore viene condannato a 90 giorni di lavori utili alla società come il rimboschimento e la pulizia di spazi pubblici.
Di primo acchito non sembra possibile che un simile progetto di legge possa venire approvato. Escluderne l’approvazione però non è lecito, anche perché di cose assurde se ne vedono tutti i giorni e come si suole dire: la realtà supera spesso la fantasia.
È chiaro che una legge del genere farebbe ricadere sui locatori una responsabilità, quella del controllo migratorio, che spetta esclusivamente allo stato.
A fronte delle deportazioni decantate ai quattro venti e che non fanno più notizia, c’è una realtà innegabile che dimostra l’incremento costante della presenza illegale haitiana con ghetti che spuntano come funghi nelle periferie delle grandi città o centri turistici.
Difficilmente a chi affitta qualcosa attualmente è sfuggito l’incremento della domanda di locazione da parte dei venezuelani. Comunque ci sono anche tanti Italiani e altri stranieri trasgressori cronici delle leggi migratorie. Occhio a questi inquilini!