I connazionali sono restii ad accettare per vere le
informazioni sulla nuova procedura in atto, applicata talvolta negli aeroporti,
di respingimento dei turisti per tempi eccessivi di soggiorno nei viaggi
precedenti. Qualcuno sostiene che non è possibile, che conosce un’ampia
casistica di parenti e amici che hanno superato i controlli pur trovandosi in
questa situazione, che probabilmente queste persone avevano delle pendenze, che
scriviamo notizie non vere per allarmare la gente.
A nulla serve che si rimandi a un comunicato
ufficiale recente dell’ambasciata di Francia ai suoi connazionali dove questi
vengono avvertiti del rischio che corrono quando rientrano nel paese e hanno
superato in precedenza il termine dei trenta giorni della carta turistica, che secondo
la nostra esperta Diana Spedicato, viste le disposizioni della legge 285 04,
andrebbe esteso a 60.
C’è ora la testimonianza di una cittadina francese
sul forum dell’autostoppista e la persona che ce lo comunica è Tina de Cabrera che
cita Cathy Maysounave, nota operatrice turistica di Las Terrenas:
“Buongiorno
a tutti: Sono entrata come turista nell’agosto del 2017. Ho pagato la carta
turistica di $10. Poi al momento di uscire a dicembre per andare a passare le
feste in Messico, ho pagato la multa di eccesso di soggiorno di 4.000 pesos. A
inizio gennaio 2018, desiderando entrare di nuovo in Repubblica Dominicana come
turista, ho di nuovo pagato la carta turistica di $10. Al momento di passare al
posto di controllo dell’immigrazione il funzionario si è preso il mio
passaporto. Mi è stato richiesto di seguire un agente e mi hanno scortata verso
la hall dell’aeroporto dove partiva il prossimo volo di ritorno in Messico. Non
ho avuto diritto ad alcuno scambio con il supervisore di migrazione, non ho avuto
alcuna spiegazione supplementare e non ho ricevuto ulteriori informazioni sul
mio diritto di tornare nel paese. Ho lasciato delle cose a casa di una mia
amica a Santiago e non so se potrò andare a prenderle un giorno.”
Questa è una testimonianza diretta vista da dentro
l’aeroporto.
I respingimenti ci sono sempre stati. Li contempla
la legge 285 04. I requisiti per essere ammessi sono i seguenti:
1. passaporto con oltre sei mesi di vigenza
2. visto o carta turistica a seconda
dei casi
3. biglietto aereo di ritorno al
paese di origine
4. prenotazione alberghiera o
indirizzo dove si intende soggiornare nel paese
5. disponibilità di fondi sufficienti
per il periodo previsto di soggiorno
A tutto questo ora si aggiunge anche
una permanenza entro i termini dei periodi di soggiorno passati.
Di quest’ultimo requisito nella legge non c’è
traccia. Si potrebbe pensare che violando i limiti di soggiorno si sia passibile
di sanzioni. La tassa per il maggiore soggiorno sarebbe in realtà un’ammenda e
non sanerebbe la violazione per cui a discrezione l’ufficiale della dogana
decide sull’ammissione o meno dell’infrattore.
Certo che in meno di un anno ne abbiamo visti di
cambiamenti. Prima si andava agli uffici di Migración per regolarizzare la
propria situazione di soggiorno, pagando questa tassa o ammenda, poi a un certo
punto questo non è stato più possibile. Lo si poteva fare in aeroporto oppure presso Migración soltanto dietro esibizione del biglietto aereo.
Abbiamo visto tutto a un tratto gente che
intraprendeva mensilmente viaggi di attraversamento della frontiera con Haiti per
rientrare nella RD con una nuova carta turistica per 30 giorni che rendeva
valida la patente di guida italiana per lo stesso periodo di tempo.
Quindi l’anno scorso è cambiato tutto e le cose evidentemente
sono andate peggiorando durante l’anno fino a quando siamo arrivati a questa sorpresa
dei respingimenti per eccesso dei tempi di soggiorno nei viaggi precedenti. La
nostra esperta Diana Spedicato sostiene che: “Cerco sempre di essere molto chiara su queste disposizioni. Vengono
applicate solo a una minoranza di casi a totale discrezione delle autorità. Non
esiste la certezza che nel proprio caso verranno o non verranno applicate.
Bisogna solo essere consapevoli che se nei precedenti soggiorni si sono
superati i 60 giorni permessi dalla legge migratoria, ESISTE IL RISCHIO
DI RESPINGIMENTO".
Di fatto i respingimenti si stanno verificando e di
fatto la motivazione che viene data con sempre maggiore frequenza è quella del
superamento dei tempi previsti dalla legge nei soggiorni precedenti.
Inutile comunque che si parli di legge. Questa viene
applicata come si vuole, a discrezione. Che ci possiamo fare? Possiamo soltanto
avvertire i connazionali di quanto sta accadendo, sperando che le autorità
dominicane si pronuncino e prendano una linea coerente alla quale si possa fare
riferimento.
Si sta già parlando di una revisione della legge
migratoria. Speriamo di avere delle chiarezze in tempi brevi anche perché sono tanti
i connazionali e altri stranieri fortemente preoccupati, avendo delle proprietà
immobiliari nel paese, anche se non sono residenti, e soggiornando sempre per
tempi superiori a quelli concessi dalla carta turistica e dalla legge.