Gli albergatori e le autorità migratorie
affronteranno insieme il problema relativo agli haitiani illegali. Nel
frattempo il flusso di clandestini è diventato di tali proporzioni che i servizi
sanitari di Higuey sono al collasso. Una contraddizione evidente tra quel che
si dice e quel che si fa. Si sostiene cioè che le deportazioni sono all’ordine
del giorno e invece il numero di illegali aumenta vertiginosamente. Poi c’è
anche quel che si sottace e cioè il dilagare della delinquenza nella zona, polo
turistico principale della Repubblica Dominicana. Non applicazione di misure
serie, quindi, ma diffusione di notizie di cronaca nera con il contagocce. Un
sistema che sta riscontrando successo, in quanto il numero di turisti in arrivo
continua ad aumentare.
Il presidente del Grupo Puntacana, Frank Rainieri,
ha dichiarato che sta coordinando con la Direzione Generale di Migrazione
azioni per risolvere il problema degli haitiani illegali nella zona. Si è
dichiarato contrario all’assunzione di stranieri non regolarizzati e ha
precisato che nel settore alberghiero non viene impiegato nessuno straniero
illegale.
C’è da tener presente al riguardo, che queste regolarizzazioni
sono temporanee e solo a scopo lavorativo senza possibilità di trasformarsi in
residenza regolare. Per quest’ultima si rende sempre necessario il rientro nel
paese di origine e la richiesta del visto a meno che lo straniero contragga
matrimonio con un cittadino dominicano.
“Ci sono da noi stranieri che stanno lavorando,
haitiani e di altre nazionalità, ma sono in regola con le leggi migratorie. Noi
non assumiamo illegali in quanto li iscriviamo immediatamente nella sicurezza
sociale e nella Cassa pensioni”, sostiene l’italo-dominicano.
Ciò che più preoccupa il connazionale Frank Ranieri è
il degrado urbano, dovuto agli haitiani. Si è in presenza di una baraccopolizzazione
strisciante legata al forte e costante afflusso di immigrati.
“Il settore alberghiero è uno dei maggiormente
regolarizzati nel paese e noi non possiamo accettare stranieri illegali, noi
non assumiamo illegali,” ribadisce Frank Ranieri.
La colpa secondo il connazionale della presenza
massiccia di haitiani è da attribuire al settore della costruzione e “noi non
interveniamo su quell’industria ed è per questo motivo che ci sono tanti
stranieri. Siamo in presenza di un’invasione silente di grandi proporzioni
nella zona.”
Un’invasione protetta e favorita dalla “lobby” dei
costruttori e tra colossi non si scornano… oppure sì?
Intanto il presidente Medina qualche ora fa ha dato
la prima palata per iniziare i lavori di costruzione del nuovo hotel Lopesan
Costa Bavaro che sarà pronto tra un anno. Con1.025 camere e darà lavoro a oltre
mille persone con un investimento di 180 milioni di dollari.
Il gruppo tedesco-spagnolo Lopesan ha partecipato
nei lavori di costruzione del nuovo hotel avviato lo scorso settembre.