Recentemente la stampa locale ha seguito con
attenzione gli sviluppi di una crisi dominico-haitiana originatasi a Pedernales
a causa dell’uccisione di una coppia di anziani dominicani. Questi sono
deceduti nei giorni scorsi dopo essere stati aggrediti da due fratelli haitiani
a colpi di machete. Un terzo fratello è stato arrestato alla guida di un
ciclomotore di proprietà delle vittime.
Il sindaco di Pedernales ha preso quindi la
decisione di chiudere il mercato binazionale della città per evitare scontri
tra i cittadini delle due nazionalità. Nel frattempo le proteste dominicane si
sono acuite e gli haitiani residenti legalmente o illegalmente nella zona sono
stati invitati a rimpatriare. Si è verificata di fatto una fuga verso la
frontiera al fine di evitare ritorsioni.
Il governo dominicano ha inviato sul posto militari
appartenenti a truppe scelte per controllare la situazione. Questi hanno dovuto
intervenire negli scontri che si sono puntualmente verificati. I dominicani
della città hanno fatto manifestazioni sulle strade esigendo l’uscita degli
haitiani dalla provincia.
Diversi haitiani sono rimpatriati dopo aver caricato
i loro averi nei più svariati tipi di veicoli.
Le autorità haitiane rifiutano l’estradizione dei
presunti assassini. Non sussiste Infatti alcun trattato tra i due paesi e
secondo quanto si legge sui giornali locali la loro versione dei fatti sarebbe
molto diversa: gli omicidi sarebbero dominicani e dietro a queste manovre ci
sarebbe la volontà di espellere gli haitiani dalla zona.
Gli haitiani sono i principali clienti del mercato binazionale
di Pedernales che si tiene ogni lunedì e venerdì. Sono anche i proprietari dei
negozi piccoli e grandi dell’area, in particolare farmacie e “colmado”.