Lo spoglio delle nostre schede è in corso dalle 23
ore italiane nel Centro polifunzionale di Castelnuovo di Porta
Chi pensa a Roma, sbaglia perché questa cittadina,
che tra l’altro è territorio comunale, dista dal centro di Roma non meno di 50
km. Le schede sono arrivate a Fiumicino con oltre 200 voli da 177 paesi. Un’operazione
blindata. Schede scortate in volo fino a Fiumicino e poi prese in consegna dall'Ufficio
centrale per la Circoscrizione Estero della Corte d’Appello. A questo punto i
sacchi sono stati caricati sotto il controllo di Carabinieri, Guardia di
Finanza e Polizia, dall'aereo ad appositi camioncini. Da qui è iniziato il
viaggio sempre sotto scorta verso il Centro polifunzionale della Protezione
civile di Castelnuovo di Porto.
Il Centro polifunzionale di Castelnuovo di Porto viene
chiamato anche il “pentagono” della Circoscrizione Estero. 48000 metri quadri. Sono
attese oltre 10.000 persone di cui almeno 200 giornalisti. È caos nelle antiche
vie romane del Lazio. 4.3 milioni di schede alle quali si aggiungono 30.848 di schede di cittadini temporaneamente lontani dall'Italia da esaminare in 1700 seggi. Tra scrutatori
e rappresentanti di lista e forze dell’ordine oltre 10.000 persone (più degli
abitanti del comune che sono 8.843). Troppa gente, il traffico sulla Tiberina è
rimasto oggi bloccato per delle ore e va anche tutto a rilento all'uscita del
grande raccordo anulare vicino a Roma. L’insediamento dei seggi doveva avvenire
alle 11:00 di questa mattina, ma l’operazione è stata molto ritardata. A metà
pomeriggio almeno un centinaio di seggi non era stato ancora insediato per
mancanza di scrutatori e di presidenti di seggio. La Corte d’Appello sta
sostituendo i presidenti di seggio assenti.
Povere queste nostre schede! Così sudate! Per le quali
abbiamo tanto discusso e alle quali abbiamo fatto tanto affidamento. Ma che
sono tanto vulnerabili ai fini di un eventuale annullamento: un macchinoso
processo di imbustamento e di espressione del voto dove anche il colore della
penna può fare la differenza o una macchia casuale di caffè o del lecca
lecca del bambino che sbadatamente passava di lì.
Ma non è finita. Ci sono anche gli errori dei
presidenti di seggio non all'altezza evidentemente o disattenti, forse anche
per mancanza di motivazione... E ci sono già delle denunce!
Siamo in attesa di maggiori ragguagli.