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venerdì 9 marzo 2018

Puerto Plata : 79enne di Cervia è stato condannato a 15 anni di reclusione per reati vari tra cui spicca lo sfruttamento sessuale di minorenni



Giuseppe Sgarbi 79enne nato a Cervia risiedeva a Puerto Plata da decenni. Tant’è che lo si è accusato di essere ai vertici di una rete di pornografia infantile e tratta di persone che operava in tutta l’area caraibica sin dagli anni ‘80.
Quando si tratta poi di stilare i capi di accusa da queste parti non si va per il sottile e spesso si va oltre le colpe accertate soprattutto quando si tratta di stranieri, nei confronti dei quali sono presenti dei ricorrenti luoghi comuni. In effetti il pubblico ministero titolare ha dichiarato che: “Si tratta di una condanna esemplare che lancia un messaggio forte e chiaro agli stranieri che cercano di utilizzare il Paese per queste atrocità contro minorenni vulnerabili e genitori irresponsabili”. Certamente da queste affermazioni del pubblico ministero si riesce a desumere una certa xenofobia, da noi la chiamano razzismo, qui non si può. E non che io voglia prendere le parti dell’anziano connazionale sia ben chiaro.
Di fatto però hanno trovato nella perquisizione fatta l’anno scorso nella sua residenza due adolescenti di 16 e 17 anni che sarebbero state pagate per delle riprese a luci rosse . Il compenso 2.000 pesos. Genitori consenzienti con tanto di contratti firmati e che non si sono presentati come parte civile.
Dopo un anno di carcere preventivo Giuseppe Sgarbi è stato condannato a 15 anni di reclusione da scontare nel Centro Correzionale e di Riabilitazione San Felipe dove ha trascorso già un anno di carcere preventivo. Difficilmente vista la sua età ne uscirà vivo.
I pubblici ministeri hanno dimostrato davanti al tribunale che gli elementi di prova erano sufficienti per sostenere la responsabilità penale dell’imputato e per giustificare la sua condanna. I capi di imputazione in sintesi: traffico illecito di immigrati, tratta di persone, reati di alta tecnologia con tratta di persone ai fini dello sfruttamento sessuale commerciale, abuso fisico e psicologico di minorenni e pornografia infantile ai danni delle adolescenti J.M. e W.P. di 16 e 17 anni rispettivamente.
Nel suo appartamento sono stati rinvenuti apparecchi elettronici con migliaia di immagini pornografiche registrate secondo l’accusa nella residenza del connazionale, nelle quali compaiono minorenni dagli 11 ai 16 anni. Sono state presentate nelle udienze anche diverse registrazioni di conversazioni nelle quali l’imputato parlava con bambine di diverse età, cercando di convincerle a recarsi a casa sua.
Speriamo che il nostro connazionale nel centro correzionale abbia tempo nei prossimi 15 anni di ravvedersi.
Se tutto va bene verrà rilasciato all’età di 94 anni!