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venerdì 23 marzo 2018

In 26 mesi i delinquenti hanno ucciso144 poliziotti e militari per derubarli delle loro armi di ordinanza



Spesso si pensa che avere un’arma in questo paese possa dare maggiore sicurezza a casa e per le strade infestate di rapinatori.
Recentemente ho sentito un mio amico che viaggia molto nei paesi dell’America Latina sostenere che la possibilità che la legislazione nazionale concede ai dominicani di avere il porto d’armi è il motivo principale per cui, diversamente da quanto accade in altri paesi come per esempio il Messico, i delinquenti non entrano nei ristoranti e nei locali pubblici armi in pugno a rapinare gli avventori. Non se la sentono di affrontare quel rischio perché qualcuno potrebbe essere anche armato e reagire con l’elemento sorpresa a suo favore.
C’è chi pensa quindi che avere la possibilità di girare armati nella Repubblica Dominicana riduca il livello di delinquenza di per sé già elevatissimo nel paese.
Può darsi anche che sia così, ma soltanto fintanto che il possesso dell’arma rimane segreto. In caso contrario chi si aggira armato rappresenta di fatto un bersaglio costante per i delinquenti che possono aspirare a impossessarsi della sua arma, passando letteralmente sul suo cadavere.
Difatti in 26 mesi sono stati uccisi 144 tra militari e poliziotti al solo scopo di appropriarsi della loro arma di ordinanza. Sono aggrediti a colpi di pistola senza preavviso e senza titubanza di sorta da parte dei soliti ciclomotoristi che scorrazzano liberamente per le città seminando la morte. E capita mentre questi camminano per le strade diretti al loro lavoro o quando sostano davanti a casa loro o circolano con i propri veicoli o con i mezzi pubblici.
In 98 giorni sei ufficiali della polizia sono rimasti vittime di questi omicidi nella sola provincia di Santo Domingo Oeste.

Il caso più recente è quello di un capitano della polizia al quale i soliti ciclomotoristi dopo averlo individuato mentre armato si intratteneva di fronte a casa sua gli hanno sparato sul collo e poi con la sua stessa arma di ordinanza lo hanno finito di uccidere.
Ha suscitato scalpore ed è salito alla ribalta dei media anche il caso di un colonnello ritirato di 66 anni ucciso di fronte alla sua casa nel settore Las Caobas di Santo Domingo. Il copione è sempre lo stesso, sanno che i poliziotti e i militari si portano sempre dietro l’arma di ordinanza e vanno a colpo sicuro. Questo colonnello è stato crivellato di pallottole, in pieno giorno. C’è stato tutto il tempo per prelevargli l’arma e per spostarsi da qualche altra parte con il ciclomotore per commettere in tutta tranquillità  altri omicidi. In fondo per loro si tratta di un lavoro come un altro e la vita della gente non vale niente.