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mercoledì 7 marzo 2018

Circoscrizione Estero: brogli poco probabili, fake news a non finire e c'è chi non sa perdere...




Si parla tanto di brogli nell’esercizio del voto nella Circoscrizione Estero. A parte il discorso generalizzato per cui sembra quasi scontato che così sia, un luogo comune accettato senza mezzi termini, c’è da dire che non è come sembra. Innanzitutto è da escludere che ci possano essere brogli nel Centro polifunzionale dove le schede vanno a finire.
La busta affrancata viene aperta alla presenza di almeno e sempre 3 persone. Viene estratto il tagliando del certificato elettorale e si controlla se il suo numero corrisponde a un elettore e se questo ha già votato. Poi se tutto va bene si inoltra la busta contenente le schede per la sua apertura e per lo scrutinio del voto. Se nella busta affrancata non c’è alcun tagliando, non si procede all’apertura della busta con le schede. Quindi in sede di spoglio non ci possono essere brogli. Deve essere tutto regolare.
Ora ci sono due scandali che girano e che hanno provocato delle denunce. Schede a non finire e quindi voti fasulli! Lo dicono le iene.
Anche dal Sudamerica si parla di un esposto del PD.
All’origine del voto c’è un intervento dell’ambasciata e quindi la regolarità dovrebbe ritenersi garantita o quasi. Tra l’ambasciata e l’elettore c’è il fattorino. Almeno così è da noi nella Repubblica Dominicana.
Il plico deve essere consegnato all’elettore e fin qui tutto regolare. Il problema è che può darsi anche che non venga consegnato. In questo caso potrebbe originarsi anche un broglio. Teniamo presente che l’anello debole della catena è il fattorino che non ha veste di pubblico ufficiale e che potrebbe delinquere senza essere perseguibile penalmente. Comunque se l’ambasciata viene a conoscenza del mancato ricevimento del plico da parte dell’elettore il broglio potrebbe essere scoperto.
Il plico viene consegnato al fattorino subito o qualche giorno dopo. Le possibilità di broglio aumentano. Se invece il plico viene spedito per posta all'ambasciata o viene recapitato alla stessa a mano il rischio brogli si riduce drasticamente.
Il voto per corrispondenza sarebbe soddisfacente dal punto di vista della sicurezza se:
i plichi arrivassero tutti a destinazione
se a riportare il plico in ambasciata non fosse il fattorino, ma lo stesso elettore oppure se la spedizione avvenisse a mezzo posta.
Per quel che riguarda la recente notizia video delle Iene, la Farnesina ha rilevato delle incongruenze che fanno rientrare questa notizia tra le fake news ed è stata coinvolta anche la polizia postale.
Ecco la nota al riguardo della Farnesina: “La tipografia del video non è quella incaricata dal Consolato Generale di Colonia per la stampa del materiale elettorale. Le schede che appaiono non sono abbinate a certificati elettorali che contengono i codici elettori e pertanto risultano inutilizzabili. Nel video non appaiono le buste preaffrancate obbligatorie per legge per la restituzione all’ufficio mittente. Già il 16 febbraio scorso conclude la nota della Farnesina il consolato a Colonia aveva denunciato alla Procura della Repubblica i tentativi di inquinare e delegittimare il voto in quella circoscrizione consolare. Lo stesso consolato ha effettuato regolari visite ispettive presso la tipografia fino alla consegna del materiale elettorale dalla tipografia alla posta tedesca.”
È recente l’annuncio inoltre di Fabio Porta, il parlamentare PD non rieletto, che sostiene che il PD sta presentando un esposto alla Corte d’Appello di Roma relativo ai risultati anomali e abnormi di decine di sezioni elettorali di Buenos Aires. L’esposto diventerà eventualmente di seguito una denuncia penale e sostiene che “Non è giusto continuare a macchiare la grande conquista rappresentata dal voto all’estero con episodi che nulla hanno a che vedere con l’onestà e la dignità degli italiani nel mondo.” Pochi elementi quelli di Fabio Porta per capire dove possa esserci l’inghippo.
Purtroppo a fare un esposto così scarno di motivazione si sta già denigrando l’immagine degli italiani all’estero. Succede che quando l’esito è positivo, tutto va bene, quando non si viene rieletti nonostante le 20 mila preferenze avute si finisce per vedere brogli dappertutto.