Nel 2017 le zone franche hanno riscontrato un
aumento del 4,4%. Complessivamente nella Repubblica Dominicana alla fine del
2017 erano presenti 71 zone franche, un 4,4% in più rispetto al 2016. Un
incremento di riguardo che non si limita soltanto al loro numero. Sono aumentati
anche gli investimenti, i fatturati, le esportazioni e i salari.
Nel 2016 erano operative 645 aziende nel 2017 invece
665 con un incremento relativo del 3,1%.
Il 49,2% delle aziende è localizzato a nord, il
24,4%, nel distretto nazionale e nelle province Santo Domingo, il 14%, a sud e
il resto nella regione est.
Il numero di operai tecnici, personale
amministrativo impiegati nel settore è salito dell’1,6% nel 2017 a 165.724.
Nel settore tessile risulta una forza lavoro di
40864, nei servizi 27.440, nel tabacco e prodotti accessori 27.272, nei
prodotti farmaceutici 22.668 e nel settore delle scarpe 13.807.
Una produzione di oltre 5.694 milioni di dollari che
è stata esportata nel 2017 in oltre 60 paesi con una crescita del 3,5% rispetto
al 2016.
Questa cifra mette in evidenza l’importanza del
settore delle zone franche all’interno della struttura esportatrice nazionale.
Essa rappresenta da sola il 56,3% delle esportazioni totali del paese.
Gli Stati Uniti sono al primo posto per investimenti
con un 39,3% (USD 1.756,3 milioni), seguiti dalla Repubblica Dominicana con il
25,3% (USD 1.131,8 milioni), dal Canadà con il 7,2% (USD 320,6 milioni), dal Regno
Unito con il 4,7% (USD 211,5 milioni), dalla Germania con il 3,3% (USD 148,4
milioni). La percentuale restante, il 20,2% (USD 904,5 milioni) si distribuisce
tra 35 paesi tra cui anche l’Italia.