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martedì 13 novembre 2018

Accordo tra Pro-consumidor e Cestur per porre fine agli imbrogli ai turisti



Pro-consumidor e Cestur siglano un accordo per venire incontro si reclami dei turisti. Alterazioni dei prezzi dei prodotti e dei servizi, vendita di oggetti di artigianato falsificati e pacchetti di alloggi in hotel o in residence dove poi di fatto non vengono accolti, oltre a imbrogli ad opera di combriccole di avvocati sono alcuni dei casi maggiormente denunciati da parte dei turisti che visitano la Repubblica Dominicana.
Per far fronte a questa situazione, Pro-consumidor e il Corpo Specializzato nella Sicurezza Turistica (Cestur) hanno siglato un accordo con lo scopo di fornire risposte ai reclami sui consumi presentati dai turisti. Si vuole salvaguardare i loro diritti, i loro interessi economici e la loro sicurezza.
Si crea così una sinergia tra Pro-consumidor e Cestur ai fini di una collaborazione nel controllo delle male pratiche di commercianti e venditori vari nelle zone visitate dai turisti. Vengono presi di mira soprattutto gli aumenti esorbitanti dei prezzi dei prodotti e dei servizi.
Il polo turistico dove è più frequente l’incremento dei prezzi per i turisti è Boca Chica dove per un pesce fritto vengono chiesti fino a RD$ 2.000 quando il prezzo medio non supera gli RD$ 400.
A Boca Chica inoltre opera una combriccola di avvocati che approfitta di situazioni di violazioni di qualche legge in cui i visitatori stranieri incorrono per esigere elevate somme di denaro in dollari per assisterli legalmente.
Con questo accordo saranno affrontati con maggiore efficacia i conflitti tra consumatori stranieri e fornitori di servizi turistici. Si cerca di rafforzare i diritti dei consumatori stranieri creando una piattaforma di risposte e soluzioni concrete.
Sarà consentito inoltre ai turisti un maggiore accesso  alle informazioni relative ai prezzi dei prodotti e dei servizi commercializzati e si garantirà l’adempimento delle prenotazioni di pacchetti turistici e offerte complementari.
Al riguardo la direttrice di Pro-consumidor  Anina del Castillo ha dichiarato che “Il consumatore turista è vulnerabile in quanto non conosce bene la lingua, la sua permanenza nel paese è breve per cui in presenza di qualche problema relativamente al consumo bisogna provvedere a risolverlo immediatamente ciò che viene reso possibile dal presente accordo. Si uniscono gli sforzi per riuscire a controllare le male pratiche di alcuni negozianti con i turisti. Si vuole proteggere il consumatore straniero affinché continui a far visita al paese.”