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mercoledì 14 novembre 2018

I misteri avvolti intorno alla morte dell’avvocato Andrea Castellini nel 2011 persistono



Partito sabato 22 ottobre 2011 per Santo Domingo, una volta arrivato a destinazione non riuscì a dormire neanche una notte nel paese. Perse la vita in un incidente stradale. E fin qui a parte l’immensa scalogna da Guiness dei primati non ci sarebbe niente da ridire, a volte succede.
Andrea Castellini, 50enne, di Perugia, era un professionista affermato e ben voluto nella cittadina umbra talché il settimo anniversario della sua morte è stato commemorato con eventi vari nella sua città natale. Era anche benestante e aveva due figli.
Sul motivo del viaggio ci sono discordanze tra le versioni dei giornali italiani e quelle dei giornali dominicani. Per lavoro, sostengono i primi. Era partito sabato 22 ottobre alla volta dell’isola caraibica per incontrare alcune persone per lavoro. Successivamente ha preso un taxi e nel tragitto tra aeroporto e albergo è avvenuto l’incidente con il taxi che è finito per scontrarsi con un albero.
Secondo un’altra versione invece: partito sabato alla volta di Santo Domingo, aveva incontrato all’aeroporto di «La Romana» la sorella del suo cliente e un’amica della donna. Quindi hanno preso un taxi per dirigersi a incontrare il cliente, ma il viaggio gli è stato fatale: il taxi è finito fuori strada, contro un albero.
Secondo i giornali italiani il connazionale sarebbe giunto all’aeroporto di La Romana dove si sarebbe incontrato con la sorella di un suo cliente e con un’amica di questa. Avrebbe poi preso un taxi per dirigersi insieme alle menzionate donne a incontrare il cliente.
Secondo i giornali dominicani il Castellini giunse all’aeroporto Las Americas. Lo scopo del suo viaggio era contrarre matrimonio con la dominicana Indiana Santos, 28enne che ha incontrato nell’aeroporto accompagnata dalla zia Rosa Castillo, 38enne, entrambe di Puerto Plata. Successivamente prese un taxi insieme alle donne per recarsi a Puerto Plata dove il connazionale intendeva sposarsi. All’altezza di Bonao sull’autostrada Duarte il taxi a seguito di uno slittamento è andato a sbattere contro un albero. Il Castellini è deceduto e le donne sono rimaste ferite mentre il conducente è rimasto illeso.
Evidentemente la versione dei giornali dominicani è più precisa. Ci si chiede se quella donna era in effetti la promessa sposa dell’avvocato, era solo la sorella del suo cliente oppure era entrambe le cose. Il suo viaggio in taxi a Puerto Plata era dovuto solo al fatto che intendeva sposare la donna oppure principalmente all’incontro con un’altra persona?
Il Castellini non aveva fornito molti dettagli alla famiglia sul suo viaggio a Santo Domingo. Si ritiene che l’avvocato portasse con sé circa 10.000 euro in contanti. Chiaramente né dei soldi né di tutto quanto di valore aveva addosso sono rimaste tracce dopo l’incidente.
Esiste la convinzione però che l’incidente non sia stato casuale perché il connazionale è stato l’unica vittima dell’incidente, il tassista è rimasto illeso e le donne hanno avuto lesioni di poco conto.
Il tassista con ogni probabilità non era uno preso a caso in aeroporto. Sicuramente le donne si erano rivolte a lui in quanto di loro conoscenza ed erano partite da Puerto Plata in un viaggio di andata e ritorno con lo stesso veicolo. È rimasto illeso ed è stato tratto in arresto. Nulla è trapelato però delle indagini effettuate.
L’autopsia è stata eseguita nella Repubblica Dominicana e la salma come di consueto è stata sicuramente imbalsamata per cui una volta in Italia non sarebbe stato comunque possibile rifarla.
C’era un affare in vista? Qualcun altro sapeva che l’avvocato aveva dei soldi con sé. La donna era legata a un uomo qui nella Repubblica Dominicana? Magari allo stesso tassista, come capita più di qualche volta? Oppure è vero che c’era un cliente ad attenderlo a Puerto Plata?
Tante domande senza risposta. L’importante è trarre dalle tragedie degli altri un insegnamento utile. Non si sa mai!