Partito sabato 22 ottobre 2011 per Santo Domingo,
una volta arrivato a destinazione non riuscì a dormire neanche una notte nel
paese. Perse la vita in un incidente stradale. E fin qui a parte l’immensa
scalogna da Guiness dei primati non ci sarebbe niente da ridire, a volte
succede.
Andrea Castellini, 50enne, di Perugia, era un
professionista affermato e ben voluto nella cittadina umbra talché il settimo
anniversario della sua morte è stato commemorato con eventi vari nella sua
città natale. Era anche benestante e aveva due figli.
Sul motivo del viaggio ci sono discordanze tra le
versioni dei giornali italiani e quelle dei giornali dominicani. Per lavoro,
sostengono i primi. Era partito sabato 22 ottobre alla volta dell’isola
caraibica per incontrare alcune persone per lavoro. Successivamente ha preso un
taxi e nel tragitto tra aeroporto e albergo è avvenuto l’incidente con il taxi
che è finito per scontrarsi con un albero.
Secondo un’altra versione invece: partito sabato
alla volta di Santo Domingo, aveva incontrato all’aeroporto di «La Romana» la
sorella del suo cliente e un’amica della donna. Quindi hanno preso un taxi per
dirigersi a incontrare il cliente, ma il viaggio gli è stato fatale: il taxi è
finito fuori strada, contro un albero.
Secondo i giornali italiani il connazionale sarebbe
giunto all’aeroporto di La Romana dove si sarebbe incontrato con la sorella di
un suo cliente e con un’amica di questa. Avrebbe poi preso un taxi per
dirigersi insieme alle menzionate donne a incontrare il cliente.
Secondo i giornali dominicani il Castellini giunse
all’aeroporto Las Americas. Lo scopo del suo viaggio era contrarre matrimonio
con la dominicana Indiana Santos, 28enne che ha incontrato nell’aeroporto
accompagnata dalla zia Rosa Castillo, 38enne, entrambe di Puerto Plata.
Successivamente prese un taxi insieme alle donne per recarsi a Puerto Plata
dove il connazionale intendeva sposarsi. All’altezza di Bonao sull’autostrada
Duarte il taxi a seguito di uno slittamento è andato a sbattere contro un
albero. Il Castellini è deceduto e le donne sono rimaste ferite mentre il
conducente è rimasto illeso.
Evidentemente la versione dei giornali dominicani è
più precisa. Ci si chiede se quella donna era in effetti la promessa sposa dell’avvocato,
era solo la sorella del suo cliente oppure era entrambe le cose. Il suo viaggio
in taxi a Puerto Plata era dovuto solo al fatto che intendeva sposare la donna
oppure principalmente all’incontro con un’altra persona?
Il Castellini non aveva fornito molti dettagli alla
famiglia sul suo viaggio a Santo Domingo. Si ritiene che l’avvocato portasse
con sé circa 10.000 euro in contanti. Chiaramente né dei soldi né di tutto
quanto di valore aveva addosso sono rimaste tracce dopo l’incidente.
Esiste la convinzione però che l’incidente non sia
stato casuale perché il connazionale è stato l’unica vittima dell’incidente, il
tassista è rimasto illeso e le donne hanno avuto lesioni di poco conto.
Il tassista con ogni probabilità non era uno preso a
caso in aeroporto. Sicuramente le donne si erano rivolte a lui in quanto di loro
conoscenza ed erano partite da Puerto Plata in un viaggio di andata e ritorno
con lo stesso veicolo. È rimasto illeso ed è stato tratto in arresto. Nulla è
trapelato però delle indagini effettuate.
L’autopsia è stata eseguita nella Repubblica
Dominicana e la salma come di consueto è stata sicuramente imbalsamata per cui una
volta in Italia non sarebbe stato comunque possibile rifarla.
C’era un affare in vista? Qualcun altro sapeva che l’avvocato
aveva dei soldi con sé. La donna era legata a un uomo qui nella Repubblica
Dominicana? Magari allo stesso tassista, come capita più di qualche volta? Oppure
è vero che c’era un cliente ad attenderlo a Puerto Plata?
Tante domande senza risposta. L’importante è trarre
dalle tragedie degli altri un insegnamento utile. Non si sa mai!