Ancora linciaggi. A diversi lettori dispiace che si
parli dei linciaggi che si verificano con regolarità nella Repubblica
Dominicana e in America Latina in generale. Eppure si tratta di un aspetto da
tenere sempre presente. Gli omicidi delle folle sono sempre reati che
dovrebbero essere perseguiti come tali. Invece si chiude un occhio. Sicuramente
non è un segno di civiltà. Spesso si vuole fare confronti con l’Italia su
tutto. Ed è lecito farlo. Cronaca nera è cronaca nera dappertutto. Sul tema dei
linciaggi non è così. C’è chi è convinto che in fondo i delinquenti non
meritano grande considerazione e che la gente è esasperata. Persone tranquille,
gente apparentemente affabile, impegnate a giocare domino negli angoli delle
strade, a un certo punto diventano delle belve spietate e assetate di sangue.
Esasperazione o c’è dell’altro? Questi reati non vengono di fatto perseguiti il
che contribuisce a renderli consuetudinari.
Attenzione che basta poco per far scattare la
scintilla della caccia spietata. E più di qualche volta i malcapitati sono
innocenti.
L’ultimo linciaggio ha avuto luogo nella mattinata
di ieri nel quartiere Los Mina di Santo Domingo Este. Dopo aver commesso una
rapina due uomini sono fuggiti, ma gli abitanti nell’area hanno iniziato a
sparare e a lanciare pietre. Uno dei delinquenti è morto e l’altro è rimasto
ferito al bacino con un colpo d’arma da fuoco e risulta ricoverato con prognosi
riservata.