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venerdì 30 novembre 2018

Il 26 novembre si festeggia la giornata nazionale del Merengue


L'immagine può contenere: 2 persone, persone sul palco, persone che suonano strumenti musicali, persone in piedi e spazio all'aperto
Oggi si festeggia la giornata nazionale del Merengue, la musica che maggiormente caratterizza la nazione dominicana. Un tipo di musica e di ballo che si originò nella Repubblica Dominica e che è diventato popolare in America Latina e in diverse importanti città degli Stati Uniti dove vivono numerose comunità ispane.
L’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha dichiarato il merengue Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
La decisione è stata presa dato che il merengue dominicano “svolge un ruolo attivo in numerosi ambiti della vita quotidiana della popolazione: l’educazione, le riunioni sociali e amichevoli, gli avvenimenti festivi e anche le campagne politiche”.
Il Merengue nasce nel 1840 circa nella regione Cibao. All’origine il suo nome che persiste ancora insieme a quello di “Merengue tipico”, fu Perico Ripiao. Si dice che così si chiamava un bordello dove si suonava la musica al tempo.
Si affermò velocemente nella regione nord nonostante venisse osteggiato dai ceti sociali più alti per gli espliciti e frequenti riferimenti sessuali e verso la fine dell’800 si definì per stile e strumenti: la guira, di tradizione taina, la fisarmonica, portata dai tedeschi, e la tambora di tradizione africana. Rappresenta con gli strumenti quindi le tre componenti etniche che conformano il dominicano tipico: la taina, la europea e la africana.
Successivamente il dittatore Trujillo negli anni ’30 del ‘900 lo diffuse in tutto il territorio facendolo diventare la musica nazionale e favorendo la sua evoluzione verso il merengue da salone con strumenti cambiati ma stesso ritmo. Questo è il tipo di merengue noto a livello internazionale. Attualmente sta prendendo piede il merengue urbano.