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venerdì 30 novembre 2018

Bolivia, Guatemala, Haiti e Repubblica Dominicana: gli unici paesi del continente americano dove si riscontrano casi di rabbia


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La rabbia fa notizia: un bambino viene ricoverato nell’ospedale pediatrico Reid Cabral con sintomi della malattia. Una volta che compaiono i sintomi la morte è inevitabile nel 99,9 dei casi.
La rabbia canina è ancora diffusa solamente nella Repubblica Dominicana e in altri tre paesi dell’America Latina e dei Caraibi.
Secondo i dati dell’Organizzazione Panamericana della Salute (OPS) i casi di rabbia umana si sono ridotti di oltre il 95% negli ultimi 35 anni nel continente americano e nel 2017 meno di mille cani hanno contratto la malattia provocando la morte di 19 persone in Bolivia, Guatemala, Haiti e la Repubblica Dominicana.
Il più recente bollettino pubblicato dalla Direzione Generale di Epidemiologia (Digepi) riferisce che fino alla prima settimana di settembre nella Repubblica Dominicana tre persone sono morte nel paese, un adulto di Santiago e due bambini di Pedernales, a causa di questa malattia e che dal 2 all’8 settembre è stato riportato un caso sospetto nella provincia di Santiago per un totale di 65 casi.
Attualmente esiste un focolaio della malattia nella provincia di Pedernales che è in atto da circa tre mesi. Nessuno dovrebbe morire per una malattia che è prevenibile al 100% attraverso la vaccinazione.
I casi si concentrano nella periferia delle grandi città e in zone di frontiera dove l’accesso alla vaccinazione è limitato. L’unico modo di interromperne la diffusione è vaccinando almeno l’80% dei cani nelle zone endemiche. Queste nella Repubblica Dominicana sono la provincia Santo Domingo, dove si trova la maggiore incidenza, la Linea Noroeste (Montecristi, Dajabón, Santiago Rodríguez, Valverde), la regione Est e Monte Plata-
Per determinare se una persona è affetta da rabbia, questa deve essere inviata ad Atlanta, negli Stati Uniti. L’anno scorso infatti è stato chiuso l’Istituto Antirabbico dominicano. Una scelta alquanto discutibile!
Comunque ricordo che in certe zone del Sudamerica dove ho abitato, si consigliava in caso di morso di un cane o altro animale di lavare bene subito la ferita con limone e acqua. Tanto limone e tanta acqua…
Qui a seguito del morso di un cane prescrivono l’antitetanica, mentre invece ci vorrebbe il vaccino antirabbico da iniettare immediatamente.
Da quel che si vede pur essendo la rabbia endemica, i centri di saluti non sono preparati per affrontarla secondo la prassi medica prevista.