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venerdì 30 novembre 2018

Omicidio su ordinazione a La Romana: per motivi di somiglianza fisica viene uccisa un'altra persona



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Un recluso nel carcere di Santa Cruz del Seibo ha ingaggiato due sicari per la somma di RD$ 200.000 commissionando l'omicidio di un avvocato di La Romana.
Per il riconoscimento della persona target è stata consegnata ai "professionisti" una sua fotografia. Poche informazioni. Esercitava la professione di avvocato.
Non c’erano margini di errore. E invece per uno scherzo del destino viveva e lavorava a La Romana un altro avvocato con le stesse sembianze della vittima target che era anche pastore evangelico.
E così a morire è stata la persona sbagliata. Uno dei due sicari aveva il compito di identificare la vittima e l’altro di finirla. Il primo però non ha individuato la persona giusta per cui chi doveva sparare lo ha fatto a colpo sicuro, ma nei confronti di un’altra persona.
Successivamente l’omicida è stato arrestato nel corso di una rapina, di cui si è anche parlato sui giornali, a tre raccoglitori di latte, che ha fruttato la somma di RD$ 170.000.-
Attraverso le perizie balistiche si è potuto risalire al coinvolgimento del rapinatore arrestato nell’omicidio dell’avvocato pastore evangelico e si è scoperta tutta la trama. Manca solo il movente.
L’omicidio su ordinazione è nella Repubblica Dominicana una fiorente industria criminale che ha preso piede negli ultimi 10 anni. Ci sono strutture che si dedicano a questa attività a fronte di lauti compensi.
Gli esecutori sono persone esperte nel maneggio di armi da fuoco e addestrate all’attività militare, di solito ex membri delle forze armate e della polizia.
Nella foto vediamo la somiglianza tra i due avvocati.