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venerdì 30 novembre 2018

Gli imprenditori non vogliono il muro lungo la frontiera haitiana


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L’imprenditore italo-dominicano Juan Bautista Vicini ha partecipato di recente a un incontro con altri imprenditori in cui si è dibattuto il problema relativo alla frontiera haitiana tenendo conto dei recenti avvenimenti e della proposta partita da più settori sociali e politici di costruire un muro lungo la linea di frontiera. Secondo l’oriundo ligure la costruzione del menzionato muro non risolverebbe il problema dell’immigrazione illegale di haitiani. Si dovrebbero fare degli investimenti nell’area di frontiera e creare opportunità di lavoro per dominicani e haitiani.
In tale incontro si è affermato che esiste la possibilità di generare tra i 300 mila e i 400 mila posti di lavoro a breve termine con investimenti strategici nell’industria tessile. Il tutto nell’area tra Cabo Haitiano e Bonao.
Gli industriali si sono fatti avanti subito di fronte alle richieste di costruzione di un muro lungo la frontiera.
In realtà che sia possibile creare quasi mezzo milione di posti di lavoro tra i due paesi è una novità interessante. Ciò che non è invece assolutamente una novità è che le correnti globalizzatrici vogliono la fusione dei due paesi che si condividono l’isola.
Evidentemente il settore imprenditoriale locale non gradisce la costruzione del muro. E allora meglio creare i posti di lavoro… 400 mila in tempi brevi vanno benissimo. Chissà poi se ci riescono. Intanto gli animi si raffreddano.
Insomma, questo muro non s’ha da fare!