“Scandalo” alla Camera: un deputato fa scena muta,
balbetta, e non riesce a leggere il suo discorso. Niente paura, hanno detto in
tanti, semplicemente abbiamo un altro Razzi.
L’on. Eugenio Sangregorio, nato a Belvedere
Marittimo il 2 marzo 1939, emigrato in Argentina all’età di 17 anni.
Della vicenda si sono interessati tutti i media
italiani, i più erano sdegnati perché il compenso di un deputato si aggira sui
12.000 euro e sono soldi che un onorevole che non riesce nemmeno a leggere un
discorso non li merita di certo.
Sangregorio è stato eletto nella circoscrizione
America Del Sud con 36.000 voti. Pochi onorevoli possono vantare un sostegno
così consistente. “Un altro ignorante, non c’è di che stupirsi, proviene dalla
circoscrizione Estero”, più di qualcuno si è espresso in questo modo su
Sangregorio.
L’onorevole si è giustificato dicendo che era il
primo discorso che faceva nel Parlamento e che si è emozionato, come politico
aveva parlato migliaia di volte in pubblico, ma questa volta era diverso. Stava
rappresentando come deputato la sua nazione, la sua patria.
In un’intervista recente della Zanzara si è capito
che Sangregorio parla benissimo l’italiano, molto meglio di Razzi se lo
prendiamo come termine di paragone e poi non si atteggia a pagliaccio, parla di
patria e non dei c…zzi suoi. E già lì tra i due politici si osservano grandi
differenze.
Sicuramente è vero che si è emozionato. Può anche
darsi che gli si sia appannata la vista o che tutto a un tratto non fosse più
capace di leggere senza occhiali ai suoi quasi 80 anni suonati.
In quella stessa intervista è emerso che Sangregorio
è titolare di una grande impresa argentina di costruzioni che possiede anche un
aereo privato dal modico, secondo lui, prezzo di circa un milione di dollari.
Per quel che riguarda il suo compenso, non sa quanto
guadagna e non gli interessa più di tanto, sa solo che ogni mese spende oltre
15.000 euro con pranzi e cene con amici e colleghi nella capitale della sua
patria.
Nella sua impresa è obbligatorio per statuto che il
20% del personale sia italiano.
Come si giustifica allora questa emozione così
imbarazzante?
Il destino è stato generosissimo con lui, a
Belvedere Marittimo zappava la terra e ora ormai vecchio ha l’onore di
rappresentare la sua nazione in parlamento. Un'ottima giustificazione. Speriamo
che la prossima volta l'onorevole emigrante si presenti in parlamento con gli
occhiali...