L'italiano medio ci mette molti anni come ci ho
messo io per capire che l’attività di lustrascarpe nella Repubblica Dominicana
non è considerata per niente denigrante e che anzi rappresenta il primo
approccio dei bambini al mondo del lavoro. I genitori della classe media dotano
i loro figli di quanto necessario perché il sabato e la domenicana questi si
diano da fare come lustrascarpe per guadagnarsi qualche peso.
Il professor Juan Bosch, già presidente della
repubblica e fondatore del PLD, da bambino ha fatto il lustrascarpe e lo si
ricorda in pitture e statue esercendo questa professione che secondo l’ottica
dei dominicani non è per niente denigrante.
Sul discorso lustrascarpe ci sono dei risvolti molto
interessanti che restano per lo più nascosti agli stranieri. Questi vedono un
lustrascarpe e pensano a uno stato di bisogno e di miseria che costringe questo
bambino a fare un lavoro umiliante. Invece c’è da dire che il dominicano ci
tiene ad avere le sue scarpe lucide e ad averne tante di scarpe. Ricordo un mio
vicino di casa che periodicamente chiamava un lustrascarpe per lucidare le
oltre10 paia che possedeva. A parte questo caso estremo, il rapporto fra uomo
comune è il lustrascarpe è molto stretto. Il dominicano medio è generoso e
quando si rivolge a un lustrascarpe lo fa ricordando quando anche lui usciva da
casa con gli attrezzi per guadagnarsi qualche peso con quella attività. La
mancia al ragazzo non manca mai oltre ai 25 pesos della tariffa media.
Alla fine della giornata questi bambini scambiano
gli spiccioli per banconote da 500 e da mille e tornano a casa felici e
contenti.
Ricordo un cugino dei miei figli che aveva fame, la
madre non c’era e la zia non aveva soldi. Bisognava aspettare l’arrivo della
madre. Niente affatto, il bambino ha detto alla zia di non preoccuparsi che i
soldi se li sarebbe procurati subito ed è uscito con i suoi arnesi da
lustrascarpe.
Dopo meno di un’ora il pranzo era pronto!
Non sorprende che ci siano personaggi importanti che
da piccoli abbiano fatto i lustrascarpe. Paese che vai usanze che trovi.
Non puoi giudicare le cose che vedi secondo l’ottica
del paese dal quale arrivi, devi capire la mentalità del posto dove ti trovi.