A proposito provate a immaginare chi oggi amministra la Diapers World Wide S.A. di Montecristi? Non ci vuole tanta immaginazione per capirlo...
Ecco la pronta risposta del nostro connazionale alle accuse dell'imprenditore canadese
L'INVESTITORE CASCIATI FORNISCE CHIARIMENTI SULLA LITE
LEGALE CON IMPRENDITORE CANADESE
Data: 21 gennaio 2011
L'imprenditore
Armando Casciati ha fornito chiarimenti
sulla controversia legale in corso con l'investitore canadese Nabil Wahba,
relativamente al controllo di un'azienda di lavorazione di pannolini monouso
nella provincia di Montecristi.
Casciati in un documento pubblico rivolto alle autorità del
governo, tra queste, agli organi di investigazione dello Stato e al direttore
generale della migrazione, fornisce i doverosi chiarimenti sul caso.
Copia di questo documento è stata inviata da Casciati alla
redazione del giornale puertoplatadigital.com:
all'opinione pubblica; agli organi di investigazione dello
Stato e al direttore generale della migrazione, Sigfrido A. Pared Pérez.
Mi vedo costretto a rispondere a una lettera aperta che
Nabil Wahba ha pubblicato sul quotidiano Il Faro in data 31 dicembre 2010,
lettera nella quale mi accusa dell'esercizio di attività illecite e fa di me
una descrizione falsa e distorta, come se fossi un criminale, tanto che
dichiara che teme per la sua vita.
Egli si descrive invece come un umile e onesto cittadino
canadese, senza macchia, perseguitato come se fosse un martire, "da
intrallazzatori che abusano del loro potere".
Rispondo con la
presente quindi a questa montagna di menzogne, a titolo di chiarimento per
coloro che non conoscono Nabil Wahba, dato che nella comunità in cui vive
(Sosúa), egli è ben noto come bugiardo e opportunista.
1): La lite legale tra Nabil Wahba e il sottoscritto, sorge
in quanto siamo soci di una fabbrica di pannolini monouso DIAPERS World Wide
S.A., che si trova a Montecristi e che rientra nella legge di incentivi alle
zone di frontiera.
Di questa società io sono il Presidente e il maggiore
azionista, con una quota del 70% del capitale sociale della stessa.
2): Dalla fine del 2004, Nabil Wahba ha avuto la
responsabilità di sviluppare e gestire l'impresa. In tutto questo tempo
l'impresa non ha prodotto utili, ma stranamente lo stile di vita della famiglia
Wahba ha raggiunto un livello invidiabile ciò che è risaputo nel comune di
Sosúa.
3): Nella mia qualità di Presidente della società DIAPERS
World Wide S.A., e di azionista di maggioranza, ho chiesto una revisione
contabile privata a un revisore pubblico autorizzato della città di Santiago de
los Caballeros, la cui serietà e professionalità viene riconosciuta in tutto il
Paese. Questa revisione è durata quattro mesi e si è conclusa nel mese di
maggio del 2010. In tale revisione si è constatato che l'amministrazione in
carica a quel tempo (l'amministrazione di Nabil Wahba), non aveva tenuto nessun
tipo di contabilità organizzata. Si è riscontrato, inoltre, che negli ultimi
due anni sottoposti a controllo, vi è stato un "un ammanco" nelle
entrate nell'entità di RD$19,336,620.00. A seguito di questa situazione di
abuso di fiducia, ho deciso di assumere il controllo dell'amministrazione
dell'azienda.
In soli quattro mesi di amministrazione della stessa,
abbiamo saldato i debiti contratti con le banche, abbiamo potuto regolarizzare
i pagamenti ai fornitori, abbiamo fatto un accordo di pagamento con la DGII (a
conseguenza del mancato rispetto delle obbligazioni tributarie minime,
nonostante le esenzioni fiscali godute dalla società).
Inoltre, abbiamo avviato una procedura di recupero dei
crediti per debiti della clientela per più di 12 milioni di pesos (compresi i
debiti riconducibili a Nabil Wahba e all'altro partner David Alonzo, i quali
avevano aperto un'attività propria di vendita di pannolini con il nome "Mi
Bebé", generando chiaramente un conflitto di interesse).
Nabil Wahba |
4): Le dichiarazioni di Nabil Wahba non sono più che un
mezzo di difesa dalle gravi accuse nei suoi confronti per la distrazione di
milioni di pesos durante la sua amministrazione della società Diapers World
Wide, S. A. Gli sono state, infatti, imposte misure di coercizione da parte del
Tribunale istruttorio del distretto giudiziario di Montecristi, consistenti in
a): il pagamento di una cauzione pari a un milione e mezzo di pesos; b); la sua
presentazione periodica presso la procura di Montecristi e, c); un divieto di
uscita dal Paese.
Questi fatti ritenuti gravi dal giudice istruttore di
Montecristi nella sua risoluzione, hanno danneggiato le società collegate al
signor ARMANDO CASCIATI nella sua condizione di investitore del 100% del
capitale dell'impresa e titolare del 70% delle azioni.
5): Inoltre nella sua lettera Nabil Wahba parla di
"intrallazzatori che abusano del loro potere". È chiaro che questo
signore "conosce bene e si serve di questi intrallazzatori", poiché
nonostante sia stato deportato la prima volta nell'anno 1998, è riuscito a
rientrare nel paese e a ottenere una carta d'identità e un permesso di
soggiorno che poi si sono rivelati "falsi".
Dopo essere stato arrestato (come dichiara) e rimpatriato
(come è a tutti noto), nonostante il divieto di uscita e di entrata vigente nei
suoi confronti, Nabil Wahba, ha fatto ritorno alla Repubblica Dominicana senza
alcun tipo di ostacolo, infischiandosene del ministero della migrazione che
aveva decretato la sua espulsione.
Inoltre, Nabil Wahba ha manifestato ad alcuni suoi amici che
gli verranno rilasciate un'altra volta la carta d'identità dominicana, il
permesso di soggiorno, e come se ciò non bastasse si dice che riceverà anche la
cittadinanza dominicana, in forza di un decreto presidenziale in suo favore.
6): La domanda ora che sorge spontanea è: chi è a conoscenza
dei presunti intrallazzatori? Io o il rispettabile e onesto Nabil Wahba?
7): Un'ultima precisazione, per concludere la mia lettera:
a) si omette che chi ha creato posti di lavoro nella comunità di Montecristi sono
stato io, Armando Casciati, perché io sono stato l'unico azionista di questa
società, avendo investito il cento per
cento del capitale dell'azienda in infrastrutture, macchinari, acquisti di
materie prime e di tutto quanto è stato necessario per il normale funzionamento
della società, e attualmente detengo il 70% delle azioni della società, avendo
ceduto senza alcuna contropartita a
Nabil Wahba il 27% delle azioni di tale società. Quota che gli ho quindi
regalato. Nabil Wahba non ha apportato un solo centesimo a titolo di
investimento; b) la tecnologia utilizzata nella fabbrica è italiana e gli
esperti che hanno consentito lo sviluppo del progetto sono venezuelani; e, c):
Nabil Wahba fino alla data di oggi ha cercato solo di beneficiare se stesso.
Armando Casciati, imprenditore e investitore nella Repubblica Dominicana