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mercoledì 31 maggio 2017

Il caso Odebrecht incomincia ad avere i suoi effetti sulle aspirazioni per le elezioni del 2020





Tra gli arrestati ci sono due leader del PLD che sono stati candidati alle primarie presidenziali e due segretari di partito; per il PRM invece, il presidente e il portavoce
Il caso Odebrecht verrà ricordato nella storia come il primo in cui è stato inferto un colpo ai vertici dei principali partiti politici dominicani con un forte impatto sulle aspirazioni presidenziali e parlamentari in vista delle elezioni del 2020.
Nel Partito della Liberazione Dominicana (PLD) e nel Partito Rivoluzionario Moderno (PRM), le due organizzazioni più colpite dai 14 ordini di cattura, ci si attende una precoce guerra di gruppi per il loro controllo e per la candidatura presidenziale.
Tra gli arrestati, due sono stati candidati alle primarie presidenziali del PLD: Temístocles Montás e Radhamés Segura, mentre i due senatori per i quali la Procura generale ha chiesto la revoca dell'immunità parlamentare, Julio César Valentín, di Santiago, e Tommy Galán, di San Cristóbal, sono tra coloro che aspirano alla presidenza del Senato.
Il PRM ha iniziato ieri a muoversi dopo la forte botta dell'arresto del suo presidente Andrés Bautista. A leggere il discorso centrale della riunione della commissione politica dello scorso lunedì è stato Hugo Tolentino Dipp, vicepresidente.
Tolentino è uno dei sei vicepresidenti tra i quali la Direzione Esecutiva dovrebbe scegliere il presidente se Bautista restasse assente per più di quindici giorni.
Gli altri cinque vicepresidenti sono Sonia Guzmán, Geanilda Vásquez, Orlando Jorge Mera, César Cedeño e Roberto Fulcar.
Degli imputati del PRM, César Sánchez e Roberto Rodríguez fanno parte del gruppo dell'ex-presidente Hipólito Mejía, mentre Alfredo Pacheco sostiene l'ultimo candidato presidenziale, Luis Abinader.
Pacheco, portavoce dei deputati del PRM, è stato presidente della Camera dei deputati e aspirava nuovamente a questa posizione.
César Sánchez è membro della Direzione Esecutiva, Roberto Rodríguez, della commissione politica.
L'ex deputato del Partito Rivoluzionario Dominicano (PRD), Ruddy González, è un uomo del presidente di quel partito, Miguel Vargas.
Nel PLD sono segnalati come seguaci del presidente Danilo Medina i senatori Julio César Valentín e Tommy Galán, nonché Temístocles Montás.
Spetta al comitato politico prendere le decisioni in merito alla carica di tesoriere del PLD di Víctor Díaz Rúa; delle relazioni internazionali, di Temístocles Montás; di presidente provinciale del PLD a Santiago, di César Valentín, e di presidente provinciale del PLD di San Cristóbal, di Tommy Galán.
I riformisti ne vengono fuori illesi
Il partito riformista sociale cristiano (PRSC), la terza maggioranza in seno al Congresso, in questa occasione è stato risparmiato, anche se alcuni dei suoi dirigenti sono legati all'imprenditore arrestato Ángel Rondón. Gli ex-presidenti Leonel Fernández e Hipólito Mejía non si sono pronunciati sugli arresti del caso Odebrecht, nonostante siano implicati ex-funzionari dei loro governi. Il PRM ha reso pubblico il contenuto della lettera di uno degli imputati, Bernardo Castellanos, che si è espresso così: "Darò seguito immediatamente alla richiesta del pubblico ministero a fronte alta e con la speranza di non ricevere un trattamento umiliante, né oltraggioso, né inumano come quello che ho visto recensito nei mezzi di comunicazione".