Venerdì mi sono incontrato con il presidente del COM.IT.ES.,
Cav. Paolo Dussich. Mi ha confermato di essersi recato il martedì 2 maggio
precedente a Punta Cana “per far sentire la presenza del COM.IT.ES. anche
lontano dalla capitale”, questo è quanto mi ha ribadito oggi nella
conversazione Whatsapp che ho sostenuto con lui.
In quell’occasione Paolo Dussich ha incontrato il
corrispondente consolare per Bavaro e Punta Cana Claudio Corti e alcune persone
partecipanti alle indagini e ha preso visione di diverse foto inedite. “Sì, ho
visto delle foto del Grandis che non sono state pubblicate, ma sono
evidentemente di uso degli investigatori, non é materiale che ho nel mio
cellulare”. E ancora: “In queste foto si vede chiaramente una ferita sulla
parte superiore del capo”. Venerdì il cavaliere
invece era stato più preciso sulle notevoli dimensioni della ferita. I familiari
ritengono che questa sia precedente alla caduta.
Una probabile visita a Punta Cana era già stata annunciata da
parte dell’ambasciata a mezzo posta elettronica al padre del ragazzo per quello
stesso giorno. Non sembra che si sia verificata e questa visita non è comunque
in relazione con la presenza di Paolo Dussich a Punta Cana. Il dott.
Spadavecchia, o chi per lui, aveva precedentemente incontrato le autorità
scientifiche e di polizia, e aveva visto la salma presso l’agenzia funebre.
L’incaricato d’affari attualmente alla guida della nostra
riaperta ambasciata ha sostenuto in un suo recente discorso presso la Casa de
Italia che “Vi assicuro che molto spesso Paolo Dussich e Maria Rigamonti ci
hanno aiutato concretamente, andando incontro ai connazionali, recandosi fuori Santo
Domingo e svolgendo un’attività che tradizionalmente avrebbe dovuto svolgere il
consolato”.
Il presidente del COM.IT.ES. aveva seguito molto da vicino
personalmente anche il caso Fernando Ranni di Boca Chica, archiviato assurdamente
come suicidio. E la stampa italiana lo aveva scambiato per un rappresentante
della Farnesina. Invece il Cav. Dussich al riguardo riferisce che: “Realmente
non ero in rappresentanza dell'Ambasciata perché non ne avrei la facoltà” e
ancora: “È probabile che mi abbiano confuso per un rappresentante di Roma anche
se in realtà lo sono della comunità.” Ed entrando in merito al caso Ranni
sostiene: “Questa morte secondo me ha dell'assurdo: non si riesce a capire come
abbia potuto un essere umano impiccarsi alla maniglia di una porta…” E
aggiunge: “Realmente ha lasciato grandi dubbi questa morte, uno che vende la
casa per tornare in Italia, uno con il biglietto d’aereo in tasca…”
Nel caso del giovane farmacista ligure, la famiglia, i media
e la comunità italiana sul posto hanno reagito decisamente ed è stato possibile
far riaprire agli inquirenti le indagini.
Ho chiesto a Paolo Dussich se avesse una posizione personale
relativamente alle cause del decesso del giovane Alessandro. Al riguardo ha
riferito quanto segue:
“Io posso anche ritenere che, dal momento che l’accesso alla
piscina è solo dall'appartamento inferiore, lui, vista la tarda ora abbia
cercato di raggiungere la piscina e possa essere scivolato verso il basso,
anche questa é una teoria...”
Alla domanda se il fatto che si possa accedere alla piscina
solo dall’appartamento sottostante lo avesse constatato di persona sul posto,
il cavaliere ha risposto che: “Non (l’ho constatato) personalmente, non mi sono
recato sul luogo, mi é stato riferito”.
Esiste quindi una teoria che contempla un incidente come
causa del decesso. Secondo me una tesi assolutamente da escludere. Al riguardo
sostiene Paolo Dussich: “Le teorie di ognuno di noi posso essere le più svariate
poi alla fine la realtà può essere diversa
Per quel che riguarda la coppia ospitante e in particolare
relativamente alla presunta omosessualità del polacco 43enne, il presidente del
COM.IT.ES. ha riferito quanto segue: “Ho parlato con gli investigatori, ma non
ho visto né le foto della donna né quelle dell’uomo e per quanto riguarda l’omosessualità
di quest’ultimo nessuno si é espresso”.
Intanto la salma arriverà a Savona martedì prossimo e il
funerale avrà luogo il giorno dopo. L’autopsia verrà comunque eseguita in
quanto resa obbligatoria dall’apertura di un fascicolo sul decesso di
Alessandro Grandis da parte della Procura della Repubblica di Savona.
Al riguardo il Cav. Paolo Dussich si esprime così: “Stiamo a
vedere i risvolti”.