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domenica 7 maggio 2017

Caso Alessandro Grandis: Intervista del Cav. Paolo Dussich che si è recato a Punta Cana per far sentire la presenza del COM.IT.ES. anche lontano dalla capitale




Venerdì mi sono incontrato con il presidente del COM.IT.ES., Cav. Paolo Dussich. Mi ha confermato di essersi recato il martedì 2 maggio precedente a Punta Cana “per far sentire la presenza del COM.IT.ES. anche lontano dalla capitale”, questo è quanto mi ha ribadito oggi nella conversazione Whatsapp che ho sostenuto con lui.
In quell’occasione Paolo Dussich ha incontrato il corrispondente consolare per Bavaro e Punta Cana Claudio Corti e alcune persone partecipanti alle indagini e ha preso visione di diverse foto inedite. “Sì, ho visto delle foto del Grandis che non sono state pubblicate, ma sono evidentemente di uso degli investigatori, non é materiale che ho nel mio cellulare”. E ancora: “In queste foto si vede chiaramente una ferita sulla parte superiore del capo”.  Venerdì il cavaliere invece era stato più preciso sulle notevoli dimensioni della ferita. I familiari ritengono che questa sia precedente alla caduta.
Una probabile visita a Punta Cana era già stata annunciata da parte dell’ambasciata a mezzo posta elettronica al padre del ragazzo per quello stesso giorno. Non sembra che si sia verificata e questa visita non è comunque in relazione con la presenza di Paolo Dussich a Punta Cana. Il dott. Spadavecchia, o chi per lui, aveva precedentemente incontrato le autorità scientifiche e di polizia, e aveva visto la salma presso l’agenzia funebre.
L’incaricato d’affari attualmente alla guida della nostra riaperta ambasciata ha sostenuto in un suo recente discorso presso la Casa de Italia che “Vi assicuro che molto spesso Paolo Dussich e Maria Rigamonti ci hanno aiutato concretamente, andando incontro ai connazionali, recandosi fuori Santo Domingo e svolgendo un’attività che tradizionalmente avrebbe dovuto svolgere il consolato”.
Il presidente del COM.IT.ES. aveva seguito molto da vicino personalmente anche il caso Fernando Ranni di Boca Chica, archiviato assurdamente come suicidio. E la stampa italiana lo aveva scambiato per un rappresentante della Farnesina. Invece il Cav. Dussich al riguardo riferisce che: “Realmente non ero in rappresentanza dell'Ambasciata perché non ne avrei la facoltà” e ancora: “È probabile che mi abbiano confuso per un rappresentante di Roma anche se in realtà lo sono della comunità.” Ed entrando in merito al caso Ranni sostiene: “Questa morte secondo me ha dell'assurdo: non si riesce a capire come abbia potuto un essere umano impiccarsi alla maniglia di una porta…” E aggiunge: “Realmente ha lasciato grandi dubbi questa morte, uno che vende la casa per tornare in Italia, uno con il biglietto d’aereo in tasca…”
Nel caso del giovane farmacista ligure, la famiglia, i media e la comunità italiana sul posto hanno reagito decisamente ed è stato possibile far riaprire agli inquirenti le indagini.
Ho chiesto a Paolo Dussich se avesse una posizione personale relativamente alle cause del decesso del giovane Alessandro. Al riguardo ha riferito quanto segue:
“Io posso anche ritenere che, dal momento che l’accesso alla piscina è solo dall'appartamento inferiore, lui, vista la tarda ora abbia cercato di raggiungere la piscina e possa essere scivolato verso il basso, anche questa é una teoria...”
Alla domanda se il fatto che si possa accedere alla piscina solo dall’appartamento sottostante lo avesse constatato di persona sul posto, il cavaliere ha risposto che: “Non (l’ho constatato) personalmente, non mi sono recato sul luogo, mi é stato riferito”.
Esiste quindi una teoria che contempla un incidente come causa del decesso. Secondo me una tesi assolutamente da escludere. Al riguardo sostiene Paolo Dussich: “Le teorie di ognuno di noi posso essere le più svariate poi alla fine la realtà può essere diversa
Per quel che riguarda la coppia ospitante e in particolare relativamente alla presunta omosessualità del polacco 43enne, il presidente del COM.IT.ES. ha riferito quanto segue: “Ho parlato con gli investigatori, ma non ho visto né le foto della donna né quelle dell’uomo e per quanto riguarda l’omosessualità di quest’ultimo nessuno si é espresso”.
Intanto la salma arriverà a Savona martedì prossimo e il funerale avrà luogo il giorno dopo. L’autopsia verrà comunque eseguita in quanto resa obbligatoria dall’apertura di un fascicolo sul decesso di Alessandro Grandis da parte della Procura della Repubblica di Savona.
Al riguardo il Cav. Paolo Dussich si esprime così: “Stiamo a vedere i risvolti”.