È pluralista, versatile e spontaneo, per queste ragioni si ascoltano nelle manifestazioni discorsi e opinioni di ogni tipo.
All'interno di questa varietà, dove convergono le più diverse persone, non esistono interessi politici, né influenze partitiche. Per questo motivo è così difficile corromperlo, infiltrarsi e screditarlo.
Il movimento è stato accusato di essere "sedizioso" e quindi in rivolta contro l'ordine costituzionale, ciò che non risponde alla realtà dei fatti, perché coloro che partecipano alle marce, sono persone a cui non viene dato nulla, non vengono guidate come del bestiame, e non vengono minacciate con la perdita del posto di lavoro se non partecipano. Sono soltanto motivate dall'indignazione di fronte all'impunità e alla sfrontatezza che si esibisce in una molteplicità di casi di corruzione che non vengono puniti.
Pretendere di convincere l'opinione pubblica che le marce nascondono un programma e che vogliono destabilizzare il governo è ignorare i fatti e cercare di tappare il sole con un dito. Coloro che sostengono pubblicamente il movimento e coloro che dalle loro case si sentono soddisfatti di ciò che accade, l'unica cosa che vogliono è la punizione per i corrotti, che si concludano i mercanteggiamenti e che i politici agiscano in modo diverso e smettano di credere che tutti siamo ritardati mentali e che non ci rendiamo conto di ciò che accade intorno a noi.
Ciò che sta succedendo nel mondo oggi è un chiaro segnale del fatto che la gente è stufa del modo di fare dei politici e dei loro partiti, e che non ci sono regali, promesse né prebende che tengano quando vengono superati tutti i limiti della sopportazione. In quel caso questi vengono spazzati via dall'arena politica e sostituiti da chi meno ci si aspetta.
Per questo sono tanto temute le "marce verdi", perché sono sinonimo di insoddisfazione, il che si traduce in una perdita di voti e di preferenze elettorali.
Sono temute perché le teste sono molteplici, le opinioni numerose, l'afflusso di gente vastissimo, il sostegno è evidente e inoltre il movimento non si sgonfia come si sperava, non importa che vengano intercettate le conversazioni, si leggano i whatsapp, si venga spiati e minacciati. La paura ormai non esiste più da tempo.
Ora si ha paura delle rapine, degli omicidi e dei furti che si verificano continuamente. Bisogna porre fine alla marea ascendente della criminalità e non alle proteste cittadine e ai discorsi che si fanno pubblicamente nell'ambito di una libertà di espressione della quale hanno diritto i Dominicani.
Quando si agisca correttamente, si presentino i rendiconti, si rendano trasparenti le spese dello Stato e si puniscano i corrotti di ogni tipo, le "marce verdi" cesseranno immediatamente.