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giovedì 25 maggio 2017

Il movimento verde: una marea di persone con delle magliette verdi si sposta silenziosamente per le strade delle città dominicane. Un fenomeno interessante! Chissà se in Italia lo imiteranno?




Il "Movimento verde", promotore delle riuscite "Marce verdi", che si sono verificate in varie zone del paese, ha alcune caratteristiche che lo rendono diverso dagli abituali movimenti generati dal sistema dei partiti politici.
È pluralista, versatile e spontaneo, per queste ragioni si ascoltano nelle manifestazioni discorsi e opinioni di ogni tipo.
All'interno di questa varietà, dove convergono le più diverse persone, non esistono interessi politici, né influenze partitiche. Per questo motivo è così difficile corromperlo, infiltrarsi e screditarlo.
Il movimento è stato accusato di essere "sedizioso" e quindi in rivolta contro l'ordine costituzionale, ciò che non risponde alla realtà dei fatti, perché coloro che partecipano alle marce, sono persone a cui  non viene dato nulla, non vengono guidate come del bestiame, e non vengono minacciate con la perdita del posto di lavoro se non partecipano. Sono soltanto motivate dall'indignazione di fronte all'impunità e alla sfrontatezza che si esibisce in una molteplicità di casi di corruzione che non vengono puniti.
Pretendere di convincere l'opinione pubblica che le marce nascondono un programma e che vogliono destabilizzare il governo è ignorare i fatti e cercare di tappare il sole con un dito. Coloro che sostengono pubblicamente il movimento e coloro che dalle loro case si sentono soddisfatti di ciò che accade, l'unica cosa che vogliono è la punizione per i corrotti, che si concludano i mercanteggiamenti e che i politici agiscano in modo diverso e smettano di credere che tutti siamo ritardati mentali e che non ci rendiamo conto di ciò che accade intorno a noi.
Ciò che sta succedendo nel mondo oggi è un chiaro segnale del fatto che la gente è stufa del modo di fare dei politici e dei loro partiti, e che non ci sono regali, promesse né prebende che tengano quando vengono superati tutti i limiti della sopportazione. In quel caso questi vengono spazzati via dall'arena politica e sostituiti da chi meno ci si aspetta.
Per questo sono tanto temute le "marce verdi", perché sono sinonimo di insoddisfazione, il che si traduce in una perdita di voti e di preferenze elettorali.
Sono temute perché le teste sono molteplici, le opinioni numerose, l'afflusso di gente vastissimo, il sostegno è evidente e inoltre il movimento non si sgonfia come si sperava, non importa che vengano intercettate le conversazioni, si leggano i whatsapp, si venga spiati e minacciati. La paura ormai non esiste più da tempo.
Ora si ha paura delle rapine, degli omicidi e dei furti che si verificano continuamente. Bisogna porre fine alla marea ascendente della criminalità e non alle proteste cittadine e ai discorsi che si fanno pubblicamente nell'ambito di una libertà di espressione della quale hanno diritto i Dominicani.
Quando si agisca correttamente, si presentino i rendiconti, si rendano trasparenti le spese dello Stato e si puniscano i corrotti di ogni tipo, le "marce verdi" cesseranno immediatamente.