Ripristino
delle indagini e dichiarazione della Farnesina
Domenica 30 aprile il dott. Spadavecchia comunicava
al padre di Alessandro Grandis che la polizia di Bavaro aveva modificato il
primo verbale che si concludeva con la dicitura “CASO RESUELTO” con la formula “CASO
SE INVESTIGA”, il che avrebbe dimostrato “la disponibilità delle autorità
locali di polizia di acquisire ulteriori indizi ed elementi di valutazione
utili”. Le indagini dovevano quindi ritenersi riaperte e non concluse.
La Farnesina ha dichiarato: “Siamo a stretto
contatto con la famiglia, la nostra ambasciata sta prestando la massima
assistenza ai familiari in contatto con le autorità locali."
Difatti l’ambasciata nella persona del dott. Livio Spadavecchia
si è attivata subito, dando piena disponibilità ai parenti del giovane
farmacista e “ha incontrato le autorità scientifiche e di polizia otre a vedere
la salma presso l’agenzia funebre”.
Interrogatorio
degli ospitanti
Dichiarazione
del cittadino polacco 43enne
Il defunto aveva preso alloggio nel suo appartamento
due giorni prima tramite la sua amica con la quale condivide l’appartamento. Entrambi
lavorano per la stessa società. L’amica e il defunto si sono conosciuti attraverso
internet. Il 26/04/2017 alle ore 23:00 circa il cittadino polacco giunse dal cinema
e vi trovò l’oggi defunto nel salone dell’appartamento. Si sedettero e si fumarono
una sigaretta nel terrazzo. Quando se ne andò in camera sua a dormire, lo
lasciò coricato sul divano.
Dichiarazione
della cittadina polacca 25enne
Ha conosciuto l’oggi defunto tramite una pagina di reti
sociali di nome couchsurfing.com che viene utilizzata da persone di scarse
risorse che per questa ragione non possono alloggiarsi in hotel e lo ha accolto
nel suo appartamento. Si è recata all’aeroporto di Punta Cana verso le ore
18:00 del 25 aprile, ritornando verso le ore 21:00 al suo domicilio, situato al
secondo piano di detto residence. Mentre gli mostrava l’appartamento e la
panoramica attorno, a un certo punto, l’oggi defunto le chiese se avrebbe
potuto lanciarsi dal terrazzo verso la piscina in basso, dal secondo piano
quindi. Lei gli rispose che come gli veniva in mente di fare una bravata del
genere. La donna dichiarò inoltre che quella stessa notte verso le ore 20:30
lei e il giovane erano usciti a cena insieme nei dintorni dell’“Hoyo de Friusa”
a Bavaro. A un certo punto il giovane le chiese se lei avesse l’impressione che
lui fosse un po’ triste o nervoso. Al che lei gli rispose di vederlo normale.
Sul posto in cui accadde il fatto, è stato raccolto
all’interno della piscina un cellulare marca Iphone 6s di colore grigio,
senza altri dati, nel salone dell’appartamento, due zaini e una borsa colore
nero contenente diversi capi di abbigliamento all’interno di uno dei due zaini,
un portafoglio grigio con quattro carte di credito
Verbali
della polizia
I verbali della polizia sono due, esattamente uguali
nel loro contenuto, con un’unica variazione all’ultimo rigo. Il primo riporta “CASO
RESUELTO”, quindi la morte del giovane veniva classificata come suicidio. Nel
secondo che ha sostituito il primo si conclude con la dicitura “CASO SE
INVESTIGA”.
Si sono quindi riaperte le indagini. Va notato che l’interrogatorio
al quale sono state sottoposte le persone ospitanti parte evidentemente dal
presupposto che si fosse alla presenza di un suicidio e non di un omicidio. Non
sono stati fatti altri interrogatori. Si tratta di una grave mancanza degli
inquirenti. Continuo a pensare che il principale movente di questo omicidio sia
la certezza da parte dell’omicida di farla franca…
Esito
dell’autopsia
La caduta dal balcone, il volo di due piani, meno di sei metri, sarebbero
stati fatali ad Alessandro Grandis. La mamma del giovane ha ritirato dall’istituto
di scienze forensi l’esito del’autopsia. Ha avuto conferme nel referto di quanto il medico legale le aveva già riferito a voce qualche giorno prima. Il
figlio è morto per il grave trauma occipitale conseguenza della caduta. Occipitale
quindi alla nuca. Gli esami tossicologici inoltre, hanno dato risultati
negativi: il giovane farmacista non era sotto l’effetto di alcol o di sostanze
stupefacenti. E questa è una notizia che dovrebbe far cadere le ipotesi che si
stavano profilando di incidente a seguito di una bravata. L’autopsia verrà
rifatta a Savona, in quanto alla Procura della Repubblica di quella città è
stato aperto un fascicolo. Ipotesi di una rapina a scopo di furto
La mamma del ragazzo avanza tra l’altro un'ipotesi sulla dinamica che ha portato alla morte del figlio: “Forse durante la notte dei ladri si sono introdotti nella sua stanza e lui svegliandosi ha provato a chiamare il 911, ovvero il numero delle emergenze con il telefonino. Gli hanno dato una botta in testa, lo hanno tramortito e poi gettato dal balcone. Questa ipotesi potrebbe essere avvalorata dal fatto che nel portafoglio del ragazzo sono state trovate carte di credito ma non denaro.” Se avesse potuto digitare il 911, sarebbe stato anche in grado di urlare… e li accanto nelle loro rispettive camere dormivano gli ospitanti!
Pensare che il ragazzo fosse stato vittima di una rapina perché non aveva contanti nel portafoglio è un’ipotesi che fa sorridere. Quando mai è stato trovato da queste parti il portafoglio di un defunto con soldi? L’Iphone 6s sicuramente aveva un valore ben superiore a quello dei presunti contanti del giovane, che da quel che dicono gli amici se ne portava dietro ben pochi. Invece stranamente l’iphone 6S è finito in piscina…
Restiamo in attesa dell’esito dell’autopsia che
verrà condotta a Savona e ci auguriamo che vengano rifatti gli interrogatori ai
polacchi ospitanti e che questi, gli interrogatori, con l’occasione siano più
professionali e meno soft per la coppia ospitante. Mi sembra il minimo che si
possa pretendere…