Una società statunitense si occupa
di favorire il turismo con alloggi a prezzo zero o quasi. Si viene ospitati in
una casa privata da famiglie, coppie o singoli. Il mondo è bello perché è vario
perché io a casa d'altri non ci andrei mai. Alloggiare presso gente che non
conosco non rientra proprio nella mia mentalità. Sarà che sono vecchio e certe
cose non le capisco, comunque ho chiesto qua e là un parere al riguardo e non
ho trovato nessuno che fosse propenso a questo sistema a basso costo di
turismo. Eppure vi aderiscono 14 milioni di persone in giro per il mondo. Un
rapporto con referenze positive o negative degli ospitanti e degli ospiti è
obbligatorio e praticamente tutti gli undici ospitanti di Alessandro nel suo
lungo viaggio si sono espressi molto positivamente nei suoi confronti. Riporto
di seguito alcuni stralci di queste referenze:
"Nel breve
tempo trascorso insieme ad Alessandro abbiamo avuto delle conversazioni
interessanti su temi vari. Una cena con pasta e molte storie di viaggi e di
vita".
"Abbiamo
potuto conoscere un po' la città e conversare su vari temi."
"Bella
conversazione, ottimo cibo e storie interessanti raccontate da Sandro".
"Un ragazzo
molto simpatico e ordinato. È stato bello averlo con noi".
"Alessandro
è una persona interessante per conversare e con lui puoi scambiare conoscenze
sul suo paese e sulla sua cultura. È molto premuroso e cucina ottimamente. Si
adatta con facilità ed è molto flessibile."
Ospiti e
ospitanti trascorrono di regola del tempo insieme. Viene molto apprezzata la
conversazione, lo scambio di storie di vita, la degustazione di pietanze
tipiche, ecc. Praticamente questo è ciò che si vuole dall'ospite, simpatia,
buona conversazione, ben venga inoltre la buona cucina.
Nella dodicesima
e ultima tappa del suo lungo tour, Alessandro trovò la morte soltanto due
giorni dopo il suo arrivo.
Ma La Joya nel
Cocotal è un posto costoso. L'intestatario dell'appartamento è un 43enne
polacco / ucraino come viene definito dagli amici di Alessandro.
L'ospitante
ufficiale per il sistema couchsurfing è una ragazza polacca 25enne. Le sue
ultime ospitalità risalgono a ottobre del 2016 a casa sua in Polonia.
Probabilmente era la prima volta che ospitava qualcuno nell'appartamento del
suo amico. Un appartamento dall'affitto sicuramente caro e non è detto che
l'intestatario 43enne sia stato tanto d'accordo nell'alloggiare a titolo
gratuito quel giovane che aveva tutta l'aria di appartenere a una famiglia
benestante. Non è nemmeno da escludere che gliel'abbia fatto notare.
Probabilmente al polacco / ucraino non interessava più di tanto la
conversazione, la cultura, la curiosità intellettuale. Può capitare. Si sa,
comunque, che Alessandro ha riferito alla madre di aver trovato al suo arrivo un
ambiente ostile.
Le referenze
della ragazza da parte degli ospiti sarebbero 25, ma solo 8, tutte positive,
sono visibili nel suo profilo. Del resto lei ha potuto accedere, in quanto
rimessa in libertà dopo l'interrogatorio, al suo profilo. Inquinamento di
indizi? Chissà!
Sicuramente quei
due giorni di vita nel residence, Alessandro li dedicò a cercare la comunicazione
con la coppia ospitante con la quale, lo si può ben arguire, trascorse la maggior
parte del tempo. Si apprestava a visitare un paio di farmacie. Aveva in
progetto di aprirne una insieme a qualche socio. Dimostrava così però di avere
uno status di benestante che stonava con la sua velleità di alloggiare gratis
in un appartamento tanto costoso. Inoltre il fatto che trascorresse il tempo
parlando con la ragazza, ciò che lei stessa conferma nell'interrogatorio, forse non è stato gradito dall'uomo, non più un giovanotto.
La gelosia
dovrebbe essere scartata come movente dell'omicidio però perché il polacco / ucraino
sarebbe omosessuale. Ritengo che l'omosessualità non escluda la bisessualità e
nemmeno la gelosia.
In un residence
custodito all'ingresso a livello di fortezza dove non possono entrare degli
estranei, Alessandro è stato ucciso tra le due e le sette del mattino. È stato
aggredito alle spalle, colpito duramente alla testa e buttato giù a peso come un manichino, in posizione orizzontale con i piedi davanti.
Il telefono venne gettato dopo e finì in piscina.
Perché tanta efferatezza?
Non è dovuta a traffici loschi perché sappiamo che il ragazzo era a posto e nemmeno a un regolamento di conti perché era appena arrivato nel Paese. Non si tratta di un tentativo di furto perché, come dicono gli amici, non ne aveva. E allora qual è il movente?
La ragazza
afferma che Alessandro si è sicuramente suicidato perché era depresso e che
aveva svelato a lei l'intenzione di lanciarsi, da un'altezza di cinque
metri… Assurdo!
La ragazza
allora nasconde qualcosa. Sembra che gli inquirenti ne siano convinti.