I genitori del giovane farmacista sono sul posto, affiancano
gli inquirenti nelle indagini e informano la stampa italiana. Ieri mattina
erano presenti in un sopralluogo sulla scena della tragedia insieme alla
polizia locale, a un avvocato di fiducia e al magistrato che segue il caso.
Sono stati messi sotto sequestro i due cellulari che Alessandro aveva con sé.
Gli inquirenti si sono concentrati sul polacco 43enne
proprietario dell'alloggio che ospitava Grandis e la polacca. In realtà per il
servizio di couchsurfing l'ospitante sarebbe stata la 25enne polacca. Il 43enne
e la 25enne sono entrambi fotografi. In sede di interrogazione hanno fornito
versioni discordanti sull'accaduto. Non possono allontanarsi, né abbandonare il
Paese, ma sono a piede libero e sono in grado di inquinare gli indizi contro di
loro che sono numerosi in rete. Per i prossimi giorni è previsto un secondo
interrogatorio.
Rosella Cacace, la madre del giovane deceduto ha riferito al
telefono che i polacchi hanno cercato di minimizzare il tutto. La donna ha
dichiarato che stava dormendo e che non ha sentito nulla. L'uomo era fuori. Gli
inquirenti cercano di capire cosa sia successo e se ci siano legami tra il
polacco e la morte del giovane italiano. Nulla si riesce a sapere dalle
videocamere presenti all'ingresso perché anche se esistenti non funzionano.
La famiglia Grandis già assistita da un avvocato di fiducia,
su consiglio del dott. Livio Spadavecchia, incaricato d'affari e attuale
responsabile della nostra ambasciata, nominerà un perito in grado di
ricostruire l'esatta dinamica della caduta.
Oltre che di omicidio si parla anche di caduta incidentale.
Ipotesi quest'ultima che dal mio punto di vista è da escludere. Fa pensare alla
caduta incidentale il fatto che in piscina fosse andato a finire il suo
cellulare. Ma è evidente che se il suo corpo è stato scaraventato dall'alto
anche il cellulare poteva fare in un secondo tempo la stessa fine.
Probabilmente è stato aggredito alle spalle mentre stava telefonando appoggiato al parapetto del terrazzo. Si cerca
di recuperare la memoria di questo telefonino in modo da vedere con chi stava
telefonando quando è stato aggredito. Si parla di terzo piano, ma in realtà è
un secondo piano. Un terrazzo a 5 o 6 metri di altezza, questo è il punto di
partenza della caduta del giovane farmacista e non il balcone di un appartamento. Il problema è
che ciò che per noi è un secondo piano per i dominicani è un terzo piano perché
il piano terra qui viene chiamato primo piano.
I genitori del giovane rimarranno ancora sul posto. La salma
del giovane potrebbe arrivare in Italia nei primi giorni della settimana
prossima. Secondo quanto riferito dalla madre il corpo di Alessandro è ancora a
disposizione della procura.
Intanto RAI uno ha in programma per domani mattina ore italiane una trasmissione su questa vicenda.