Mario Sesta il proprietario del ristorante "I
due gemelli" di Juan Dolio è stato trovato morto per impiccagione nella
sua abitazione di "Los Guayacanes". Il corpo di Mario Sesta era
appeso a una trave con la corda che gli avvolgeva il collo. Il medico legale ha
riscontrato la morte per asfissia. Ci sarebbero tutti gli estremi per ritenere
che si sia trattato di un suicidio, ma si attende l'esito dell'autopsia. Si
continua cioè ad indagare. Il cadavere è stato rinvenuto da cittadini haitiani
che stavano eseguendo lavori di pulizia nelle vicinanze.
Sul posto erano presenti le autorità competenti che
hanno effettuato i rilievi di rito e redatto il relativo verbale prima di
trasportare il cadavere del nostro connazionale all'obitorio dell'ospedale Doctor
Antonio Musa.
Alla notizia ha reagito subito la stampa italiana, soprattutto di Asti,
città della quale Mario Sesta era originario e dove era noto soprattutto nel
mondo calcistico: "Il mondo calcistico astigiano e piemontese in generale piange la scomparsa di Mario Sesta. Apprezzato centrale di difesa con un passato nel Torino e in molte formazioni locali tra cui i galletti dell'Asti, ha allenato con successo il Rocchetta Tanaro in prima categoria.
Il classe 1961 negli ultimi anni si era trasferito in Repubblica dominicana. La redazione de La Nuova Provincia e tutti coloro i quali hanno apprezzato Mario come compagno di squadra, guida tecnica e, più in generale, come uomo dell'elevato spessore umano, partecipano sentitamente al cordoglio della famiglia."
Il
ristorante I Gemelli da lui gestito era molto conosciuto nell'area di San Pedro
e del Grande Santo Domingo. La valutazione di Tripadvisor era di 4-5 per cui di
grande qualità: "Ambiente accogliente e famigliare . Il proprietario Mario Sesta è
molto professionale e la clientela è di alto livello, il cibo è di buona qualità."
Del fatto sono stato personalmente informato dal Presidente
del COM.IT.ES Paolo Dussich che mi ha riferito quanto segue: "È una grande perdita lo conoscevo da tanti
anni. Aveva due gemelli. Difatti il
suo ristorante si chiamava i due gemelli. Erano amici di mio figlio Giovanni,
si frequentavano molto spesso."
Siamo quindi in presenza dell'ennesimo
suicidio, questa volta autentico almeno a giudicare dalle apparenze. Ma non si
sa mai! In fondo riuscire a camuffare un omicidio come suicidio può fare la
differenza tra un delitto perfetto e uno che possa avere delle conseguenze
penali per gli assassini. Esiste quindi il delitto perfetto. "Che invenzione, che invenzione
prelibata!" direbbe Figaro.
Ho sempre sostenuto personalmente che la
zona di San Pedro sia mediamente più pericolosa del resto del Paese. Si tratta
di una mia impressione. A volte senza volere si ledono gli interessi di qualche
potente del luogo, si calpestano i piedi di qualcuno. In quel caso la persona
che si ritiene lesa ricorre di solito a dei sicari. Per gli italiani invece basta
riuscire a inscenare un suicidio. E non occorre nemmeno che la scena del
suicidio sia perfetta…
La scoperta del delitto perfetto potrebbe
essere alla base di questa epidemia di suicidi tra gli italiani della
Repubblica Dominicana. "Che
invenzione, che invenzione prelibata!"