Non voglio smentire che Mario Sesta avesse dei problemi
economici. Sono in tanti ad affermarlo e l'ipotesi del suicidio, visto il suo
apparente stato di depressione degli ultimi tempi e i suoi momenti di assenza mentale
durante i colloqui con amici e clienti, sembra la più attendibile. Voglio
comunque fare delle ulteriori precisazioni, che non cambiano niente rispetto a
quanto già affermato nei miei post precedenti. In definitiva il caso è chiuso.
Così lo ha voluto la famiglia nelle persone delle sue due sorelle che sono
venute dall'Italia, che hanno chiesto la cremazione e che provvederanno in
questi prossimi giorni, se non vi hanno già provveduto, a trasportare le ceneri
del nostro connazionale ad Asti, la sua città natale
Ritengo comunque che chi ha due sorelle che prendono un
aereo subito dopo essere venute a conoscenza del decesso del loro congiunto, ha
le potenziali risorse per superare alcune difficoltà economiche.
Ieri mi è stato riferito che la madre dei suoi gemelli da
cui trae origine il nome del suo ristorante è haitiana ed è bianca. Capita di
trovare una volta ogni tanto un haitiano bianco, ma proprio raramente. Invece
apprendo oggi da fonte sicura che Mario ha sposato in Italia una italo-francese
di famiglia molto benestante, Alexandra Comoglio, figlia di un noto architetto
torinese, di cui è venuto a conoscenza quando faceva il rappresentante di
commercio a Torino, una volta finita la sua carriera calcistica. Mario e la
moglie hanno vissuto alcuni anni in Haiti dove Alexandra è dipendente
dell'ambasciata francese, poi si sono lasciati circa sette anni fa. Alexandra ha
anche una figlia più grande, Anais, avuta da un matrimonio precedente e Mario
le era affezionato, anche lei vive in Haiti e gli voleva bene. I gemelli
studiano nella capitale all'università, i due ragazzi andavano sporadicamente a
Juan Dolio, di solito la domenica, per fare il bagno in mare. Hanno 20 anni.
Mario li amava ed era ricambiato.
Non era quindi pressato da esigenze economiche per
ottemperare al mantenimento dei suoi figli. La loro madre e la sua famiglia
sarebbero stati in grado di provvedervi. Mario da circa un anno non aveva
nemmeno una compagna fissa. A quanto precede si aggiunga che Mario non aveva
nulla di intestato a suo nome, né auto né immobili, nulla… stava molto attento
a questo particolare. Se ne deduce che non potesse nemmeno avere dei veri e
propri problemi economici perché in qualunque momento sarebbe stato in grado di
mollare tutto, salire su un aereo e tornarsene in patria con un biglietto di sola
andata.
Ad Asti avrebbe potuto ricominciare a fare qualcosa in
attesa dell'età pensionabile. Era un uomo pubblico là, ben conosciuto e benvoluto.
Perché avrebbe dovuto suicidarsi? Un mistero… Ma di fatto si è suicidato,
questo è poco ma sicuro. Dire il contrario significherebbe sostenere che i
medici forensi non hanno fatto bene il loro lavoro, che ci sono degli assassini
a piede libero ecc. E poi ormai il suo corpo è stato cremato e la vicenda è
chiusa.
Altri dettagli da aggiungere sull'atroce morte del
connazionale sono i seguenti, me li segnala un suo conoscente bene informato:
1
«Si è impiccato con il guinzaglio del
suo rottweiler, stringendo anche il colletto della polo, la cosa appare molto
strana, chi si vuole togliere la vita non imbraca anche il colletto nel cappio.»
« «I piedi in tutte le foto che ho visto
hanno la pianta aderente al pavimento; a molti sembra uno che è stato
strangolato prima e poi attaccato lì.»
Sono considerazioni dalle quale si dovrebbe trarre un
qualche insegnamento. Lascio a ognuno di voi dedurre quale. In fondo non tutti
ricavano da una stessa cosa la stessa impressione. Dipende molto dalle proprie
esperienze di vita.