Il mio post sul decesso dell'imprenditore gastronomico, apparentemente per
impiccagione, Mario Sesto, conosciuto e benvoluto da moltissimi connazionali residenti
nella Repubblica Dominicana e in Italia riportava al suo interno un'immagine
scattata da vicino del suo corpo mentre era ancora appeso. Ho tentennato a
pubblicarla perché sapevo che avrei suscitato delle reazioni. Di fatto queste
non ci hanno messo molto ad arrivare. Comunque pensavo che nel frattempo qualcuno
dei tanti lettori dell'articolo, perché la foto poteva essere vista da chi lo
aprisse per leggerlo e non da chiunque, potesse far emergere qualche elemento a
me ignoto che consentisse a tutti noi di capire se siamo effettivamente davanti
a un suicidio o meno. Ecco le reazioni dei lettori e le mie risposte:
GD: "Mi sembra di cattivo gusto mettere le foto
dei cadaveri al ritrovamento." 6 Like
MM: "Pessimo..una grande mancanza di
rispetto per la famiglia.. gli amici.. ma che cazzo di modi sono per fare
giornalismo." 2 Like
La mia risposta: "GD, MM. Ci ho pensato prima di pubblicarla.
Comunque la vede solo chi legge l'articolo. Ed è molto eloquente. Voi pensate
che il nostro connazionale, proprietario di un ristorante di successo, padre di
due gemelli ventenni, un bell'uomo ancora giovane, ex calciatore, con
tantissimi amici abbia voluto finire così? Guardate bene la foto e riflettete.
Siamo in presenza di una situazione gravissima. Quella foto ci aiuta a capire."
MM: "Seguo i tuoi articoli sempre con molto
piacere rispetto il tuo lavoro..nel caso specifico sono d'accordo con te.. e
trovo che le notizie e l'informazione va data.. anche se cruda.. però credo
anche che pubblicAre foto così crude a volto scoperto.. sia esagerato.. credo
che anche senza la foto.. chi legge e chi ti segue possa riflettere ugualmente
sulla grave situazione in RD.. ovviame è solo la mia opinione.. Non vuole
essere una critica."
GD:"Sei italiano Armando tavano?"
La mia risposta: "Perché mi fai questa domanda retorica? Certo
che sono italiano."
GD: "Perche in certi giornali dell'america latina
si possono trovare queste immagini. In Italia invece non esistono... e quindi
non siamo abituati."
La mia risposta: "Concordo con te GD. Vedrò comunque di
togliere l'immagine al più presto dopo aver fatto alcune considerazioni che mi
sembrano doverose. Mi dispiace di essere stato brutale. Purtroppo volevo vedere
se da queste immagini qualcuno potesse dedurre qualcosa in grado di mettere in
dubbio il suicidio. Non esiste alcuna possibilità di fare affidamento sugli
inquirenti locali."
C'è comunque un
commento relativamente all'immagine, che mi ha portato a fare delle ricerche in
merito al decesso in genere per impiccagione:
CB: "Io ho visto com'è una persona quando si
impicca....prima di tutto è più tragica perche' la lingua e' completamente
fuori e il viso e' stravolto.....cosa che non vedo nella foto di
quest'uomo.....indagherei bene e non mi stupirei che e' stato messo lì dopo
morto."
SEGNI ESTERNI DI UNA
IMPICCAGIONE
Da una breve ricerca ho
potuto trovare conferma di quanto sostenuto dalla lettrice CB. I segni esterni
dell'impiccagione sono tra gli altri:
- la disposizione di macchie ipostatiche “a calzino” (piedi) e a “guanto” (mani) per effetto della forza di gravità; sono spesso associate a petecchie cutanee (per rottura della parete dei capillari) se la salma rimane sospesa per un tempo utile per la formazione delle ipostasi;
- un'ntensa cianosi del viso;
- la protrusione della lingua.
Si tratta di segni che non si riscontrano
sull'immagine pubblicata, che ho recentemente rimosso perché mi è stato chiesto
insistentemente attraverso persone a me vicine e amiche della famiglia di Mario
Sesto, ma penso che, al di là della sua brutalità, ci abbia consentito di
appurare con certezza che non siamo nemmeno questa volta in presenza di un
suicidio.
Non mi sembra che si tratti di un risultato di poco
conto. A questo punto me la sento di pubblicare il suggerimento di un
personaggio noto e di grande esperienza della nostra comunità in uno dei
commenti al mio post:
G.V.: "È un momento veramente doloroso per la
perdita di un altro italiano, tutto sempre in circostanze drammatiche e sempre
con il metodo del suicidio. Tutti i nostri connazionali erano persone che
disponevano di una buona situazione economica e pertanto suscettibili di eventuali
interessi per accaparrarsi i loro beni.
Penso
che sia giunto il momento di rafforzare in modo piu' deciso la partecipazione
dell'autorità italiana, e che questi fatti siano portati all'attenzione del
Parlamento italiano e degli organismi dei servizi segreti. Qui gli italiani
cominciano ad aver paura in quanto non esiste la certezza della difesa da parte
delle autorità locali."