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lunedì 1 maggio 2017

La morte di Alessandro Grandis: trascinato in fin di vita con il pigiama addosso fuori dall’appartamento e lanciato verso la piscina? Perché tutta questa furia omicida? Un appello di parenti e amici




Alessandro stava finendo la sua vacanza, una specie di anno sabbatico che sognava da bambino. Era stato in tante località del Sudamerica. La sua ultima tappa era la Repubblica Dominicana. In particolare Bavaro.
Soggiornava presso famiglie del posto aderenti alIa società couchsurfing, attraverso la quale trovata alloggio a titolo gratuito dappertutto. Questa è la filosofia di couchsurfing, non vi è alcuno scambio monetario tra ospite e ospitante, eccetto che, per compensare spese varie. È frequente per gli ospiti, avendo ricevuto ospitalità, ricambiare con piccoli doni e/o cucinando per l’ospitante oppure ancora cercando di essere d’aiuto per quanto possibile.
Le tappe del suo viaggio sono state Rio de Janeiro, Brasile; Buenos Aires, ciudad autónoma, Argentina; Villa Carlos Paz, Córdoba, Argentina; San Marcos Sierras, Córdoba, Argentina; Villa Carlos Paz, Córdoba, Argentina; Capilla del Monte, Córdoba, Argentina; Los Condes, región metropolitana, Chile; Valparaíso, región de Valparaíso, Chile; Humahuaca, Jujuy, Argentina; La Paz, Bolivia; Lima, Perú.
È sempre stato ospitato attraverso i servizi di couchsurfing e ha sempre ricevuto ottime referenze. È arrivato a Bavaro e si è diretto subito al posto assegnatogli da tale società: La Joya, all'interno del Cocotal. Alessandro ha trovato ospitalità nell'appartamento della ragazza che ora è in stato di fermo. Una cittadina polacca 25enne bellissima. In Istagramm ha 820 follower. È fotografa, ha un master in giornalismo, è blogger, sommozzatrice, viaggiatrice e artista.
Viene da pensare a un’aggressione per cieca gelosia. Invece il ragazzo non avrebbe fatto parola ai suoi amici di eventuali avance o prospettive di carattere sessuale e l’altro uomo che ora è in stato di fermo sarebbe un omosessuale ucraino.
Comunque la ragazza ha sostenuto che Alessandro era depresso e che si è sicuramente suicidato in quanto più volte aveva chiesto a lei cosa sarebbe successo se si fosse lanciato dal terrazzo alla piscina, da un’altezza quindi di cinque metri circa. Abbastanza assurda e quindi improbabile come domanda assidua.
Se un ospite confessa al titolare dell’appartamento al secondo pernottamento i suoi piani di suicidio, quanto meno questi dovrebbe allarmarsi e prendere tutte le precauzioni del caso, togliendoselo eventualmente dai piedi quanto prima possibile… Questa dichiarazione, anche perché falsa, fa seriamente pensare che la ragazza sappia più sulla vicenda di quanto voglia dare a intendere.
Comunque gli inquirenti hanno escluso il suicidio. Ora devono solo interrogare le persone che erano nell’appartamento con Alessandro quando questo in qualche modo con il pigiama addosso andò a finire cadavere sul bordo della piscina sottostante.
Ecco l’appello di parenti e amici:
Ci stiamo organizzando e stiamo lottando per far luce sulla faccenda. La situazione laggiù è difficile, confidiamo nel supporto dell'Ambasciata e della Farnesina. Deve venire fuori la verità. Due individui, uomo e donna, sono in stato di fermo e abbiamo motivo di credere siano i responsabili o comunque al corrente di quanto accaduto. L'ipotesi di suicidio è inverosimile, è una grande offesa a lui e a chi lo conosceva.
Sappiamo quanto fosse pieno di voglia di vivere il nostro Sandro e quanta energia e gioia ci
trasmettesse. Chiunque avesse messaggi recenti, audio e quant'altro di Sandro ce li mandi per favore.
I suoi fratelli.