La Repubblica Ceca fa parte dello spazio Schengen e
quindi il visto rilasciato dalle sue rappresentanze diplomatiche consente
l'ingresso anche negli altri paesi dell'Unione Europea. L'ambasciata della
Repubblica Ceca si trova a Città del Messico. Fino al 1 ottobre del 2014 per
ottenere un visto Schengen da questa ambasciata i cittadini dominicani dovevano
rivolgersi all'ambasciata spagnola che gestiva l'iter nei suoi uffici consolari
e non attraverso la VFS Global. Esiste comunque nella Repubblica Dominicana un
consolato onorario della Repubblica Ceca. Di questo consolato si avvale ora
l'ambasciata Ceca di Città del Messico per l'erogazione dei visti Schengen. "Sulla
base delle istruzioni del Ministero degli Interni della Repubblica Ceca (a
causa della crisi migratoria in Europa) non è più possibile concedere deroghe alla
presenza personale in Consolato, se si desidera avviare il processo di visto.
Non è sufficiente solo inviare i documenti tramite corriere al Consolato. Ora è
indispensabile che il richiedente sia personalmente presente per richiedere il
visto."
Il laboratorio di documenti falsi di cui parla
l'articolo pubblicato su uno dei principali giornali locali era focalizzato
principalmente sull'allestimento di documenti falsi da destinare al consolato
onorario ceco. Evidentemente tutta questa struttura così sofisticata fa
presupporre che il gioco valesse la candela. Quindi sono stati rilasciati tanti
visti. mica solo uno o due, sulla base di documenti falsi, ma le migliori
falsificazioni sono quelle che non vengono controllate o che vengono
controllate con "un occhio solo". Chiudere un occhio talvolta può
anche significare guadagnare soldi! Ma scusate noi di visti non dovremmo
parlare perché si sa che non bisogna mai parlare di corda in casa dell'impiccato!
Smantellano
centro che falsificaba documenti
La
Direzione regionale Santo Domingo Est della polizia nazionale ha annunciato lo
smantellamento nel settore Villa Carmen, di Santo Domingo Est di un laboratorio
dove veniva falsificato ogni tipo di documenti, tra cui carte d'identità, carte
bancarie, carte di immatricolazione per veicoli e diplomi universitari.
Secondo
le informazioni della polizia dalle risultanze delle prime indagini i documenti
erano falsificati per ottenere visti Schengen di ingresso alla Repubblica Ceca
e ad altre nazioni.
Nella requisizione, dove oltre alla polizia
preventiva e al pubblico ministero, hanno partecipato, organismi di sicurezza
dello Stato, sono stati confiscati attrezzature e materiali utilizzati per la
contraffazione dei documenti: un laptop, due macchine per stampare tessere e
carte d'identità false, una stampante per stampare documenti falsi, tra questi
carte di immatricolazione e carte bancarie.
Inoltre, tre CPU, due monitor, due masterizzatori,
tre drive e cinque hard disk per PC, nonché una grande quantità di carte
d'identità false, a nome di diverse persone, e 10 tessere plastiche in bianco
per falsificare tale documento.
Documenti cartacei
Sono stati confiscati, inoltre, carte intestate di
due noti istituti bancari, nonché carta filigranata, in colori diversi, per
falsificare titoli universitari e altri documenti richiesti dal consolato ceco
per emettere il visto. All'operazione, nella quale sono intervenuti ufficiali della
polizia preventiva, la Dicrim e l'Antifalsificazione, con il sostegno di
organismi di sicurezza dello stato, erano presenti due pubblici ministeri.