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venerdì 19 maggio 2017

Nave ferry si scontra con il molo di Santo Domingo durante la manovra di attracco e va a finire quasi sul lungomare. Una parte del carico è fuoriuscito. Tanta paura, ma solo danni materiali. A noi italiani è venuto in mente Schettino!




La nave Kydon della compagnia Ferries del Caribe che fa la spola tra Santo Domingo e San Juan di Porto Rico, si è scontrata oggi contro la banchina Don Diego, nel porto Sansouci della capitale dominicana durante la manovra di attracco e ormeggio.
Come risultato della collisione, il muro della banchina parallelo all’Avenida del Puerto è stato danneggiato, ostacolando il traffico veicolare in direzione da ovest a est.
Nessun ferito. Solo danni materiali.
È stata aperta un'indagine per determinare la causa dell'incidente.
A quanto pare, secondo i dati preliminari, l'incidente è stato causato dalla rottura di una cima di ormeggio, il che insieme alla forte corrente di questi giorni ha causato la collisione. Quindi niente bravate o imperizia alla Schettino!

Nonostante i danni alle infrastrutture, le operazioni portuali si stanno svolgendo normalmente e la Ferries del Caribe prevede di continuare il suo normale calendario di attività.
La Ferries del Caribe che copre la rotta tra Porto Rico e Santo Domingo non è stata molto fortunata negli ultimi tempi. L’anno scorso nel mese di agosto la nave allora adibita al ferry ha preso fuoco e l’attività è stata sospesa per nove mesi. Nel frattempo sono stati investiti 700 milioni di dollari in questa imbarcazione, acquistata in Grecia, ma di fabbricazione giapponese, che è stata completamente rimessa a nuovo nel 2015. La Kydon è lunga 189 metri e nel suo punto di maggiore larghezza raggiunge i 22 metri, velocità massima: 25 nodi. Si tratta di un'imbarcazione di lusso con otto piani. Ha una capacità di trasporto di 1.750 passeggeri e 111 membri dell'equipaggio con 175 cabine. I piani 2, 3 e 4 sono destinati al carico e al trasporto dei veicoli con una portata di 70 auto per viaggio con 1.669 metri lineari per trasportare container.
Al 6° piano della nave si trova la reception, una spa, un salone di bellezza, un duty free shop, un disco bar e dei corridoi con posti a sedere e tavoli che si affacciano sul mare.

Al 7° piano si trova il ponte aperto, spazio esterno completamente coperto con vista sull'oceano e un bar che offre musica dal vivo per l'intrattenimento dei passeggeri. Vi si trova anche il salone principale con un comodo bar dove si può godere la musica leggera e si consente ai passeggeri di conversare e trascorrere il tempo in modo divertente.
All'8° piano ci sono inoltre due ristoranti (uno à la carte e uno a buffet)
Dall’attività di Ferries del Caribe dipendono 200 posti di lavoro diretti e 300 posti di lavoro indiretti.
La Ferries del Caribe è operativa in questa stessa rotta dal 1998. Da quella data ad oggi sono state trasportate non meno di 1,5 milioni di persone. Rilevante anche l’impatto economico della sua attività di trasporto container. Si stima che le economie di entrambe le destinazioni attraverso l’attività di Ferries del Caribe traggano un beneficio annuo di 40 milioni di dollari. Con la Kydom si spera di portare il numero di passeggeri trasportati annualmente a 125.000.
Si tratta per i passeggeri di un’esperienza di mini crociera a prezzi economici: 189 dollari andata e ritorno e 105 dollari solo andata.
Sono tempi di mala sorte per la compagnia del ferry. Speriamo che questi siano comunque finiti. Se così fosse, varrebbe la pena di farsi un viaggetto, in fondo non costa molto e poi a chi non piacerebbe l’idea di una mini crociera a buon prezzo, portandosi magari dietro anche la macchina? Del resto penso che dopo il caso Schettino, le compagnie di navigazione facciano dei test psicologici adeguati ai loro capitani… Un tempo si andava sul sicuro perché questi, i capitani, affondavano con la nave. Oggi non è più così: i primi a saltare con salvagente addosso nella scialuppa di salvataggio sono proprio loro!